Non ti preoccupare cara mamma, qui l’unica cosa sporcacciona è il gusto esagerato di questo cavolfiore che attinge a piene mani dalla tradizione culinaria siciliana.
In Sicilia in questo momento è ufficialmente iniziato, con largo anticipo lo sappiamo, il countdown per il Natale. Più che altro, possiamo parlare di vere e proprie prove generali nell’attesa della vigilia.
Il 24 dicembre, infatti, tutte le famiglie catanesi hanno una sola missione per quella giornata: impastare il più possibile per preparare fragranti scacciate col bastardo. Se non hai idea di cosa sia, non ti preoccupare.
La scacciata catanese, infatti, è una sorta di pizza ripiena che può contenere al suo interno prosciutto cotto, salsa e mozzarella, formaggio tuma e acciughe oppure ancora cavolfiore affogato, meglio conosciuto in dialetto come “bastardo“.
Non è chiaro perché si chiami proprio così in catanese, sappiamo però che la tecnica di “affogare” il cavolfiore viola nel vino lo rende proprio una vera delizia che imbandisce le tavole del capoluogo etneo almeno fino a gennaio.
E’ infatti difficile, ma questo lo abbiamo sperimentato almeno tutti una volta nella vita cara mamma, separarsi da un bastardo. Se poi è così buono, è praticamente impossibile resistergli. Attenzione, però, sarà l’unico che amerai d’ora in poi!
Bastardo catanese doc: la ricetta originale del cavolfiore affogato
Oggi, però, ci dedicheremo solo al ripieno della scacciata, ovvero il cavolfiore affogato che può essere sia un intrigante antipasto che uno squisito contorno o ancora, si può mangiare caldo col pane nell’attesa della portata principale. Non ci resta che scoprire ora quindi la ricetta originale made in Catania.
Ricetta per 6 persone
Tempo di preparazione: 15 minuti
Tempo di cottura: 40 minuti
Tempo totale: 55 minuti
Ingredienti:
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1,5 kg di cavolfiore viola
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1 cipolla
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4 filetti di acciughe sotto sale o sott’olio
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100 grammi di olive nere
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100 grammi di formaggio pecorino stagionato
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Mezzo bicchiere di vino rosso
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Olio extravergine d’oliva q.b.
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Sale q.b.
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Pepe q.b.
Preparazione
- Per prima cosa, per preparare il nostro bastardo affogato, prendi la cipolla e tritala anche grossolanamente.
- Ora dedichiamoci alle acciughe: privale della lisca, lavale e tagliale a pezzetti. Nel caso in cui invece tu decida di usare le acciughe sott’olio, ti basterà semplicemente sgocciolarle e tagliarle a pezzetti.
- A questo punto, prendi il pecorino e taglialo a cubetti, poi dopo aver denocciolato le olive, tagliale a metà.
- E’ arrivato il momento di preparare il cavolfiore. Elimina le foglie e la base, e poi dividilo in porzioni abbastanza uguali da renderlo all’incirca della stessa dimensione. Solo ora, puoi sciacquare più volte il cavolfiore e farlo sgocciolare per bene.
- Prendi ora un tegame e metti uno primo strato di cavolfiore, cospargilo con la cipolla, le acciughe, le olive, il pecorino e infine sala e pepa quanto basta. Ripeti la stessa operazione un’altra volta e completa con un ultimo strato di cavolfiore.
- Non ti resta che aggiungere abbondante olio extra vergine di oliva e il mezzo bicchiere di vino rosso.
- Ora che il cavolfiore è stato affogato – mi raccomando non aggiungere acqua né ulteriore vino – possiamo cuocerlo.
- Metti il coperchio e cuoci a fiamma moderata per circa 40 minuti. Agita poi di tanto in tanto il tegame, affinché il cavolfiore non si attacchi e soffrigga durante la cottura.
- Per esser certa che il cavolfiore si sia cotto a dovere trascorsi i 40 minuti, ti basterà solo sentire sfrigolare il fondo di cottura. Ora, togli il coperchio e lascia cuocere per altri 2 minuti circa a fiamma alta.
- Quando il vino sarà evaporato del tutto e sarà rimasto solo l’olio, significa che il bastardo è pronto.
- Lascia raffreddare un po’ il cavolfiore, capovolgi il tegame su un piatto e poi gusta!
Trucco da mamma:
Per un bastardo affogato ancora più sfizioso, abbrustolisci un po’ di pangrattato e poi spolvera il cavolfiore.