Il cocco è il frutto della palma da cocco (Cocos nucifera) della famiglia delle Arecacee. La parola cocco deriva dal portoghese, coco, che significa testa.
Pare che gli uomini della nave di Vasco da Gama, lungo il viaggio nelle Indie, abbiano chiamato così la pianta per la forma del frutto, avente somiglianza con la testa a forma di zucca intagliata del Coco, mostro della mitologia spagnola molto simile all’uomo nero.
Il cocco è un frutto tropicale originario del Sud- Est Asiatico, ma cresce un po’ in tutte e aree tropicali e si divide in due ceppi, la palma a fusto alto e quella nana.
Stagionalità: La raccolta del cocco in molti paesi avviene da maggi a luglio. Tuttavia da noi lo si trova tutto l’anno.
Varietà: Le varietà dei cocchi sono più o meno 80. Da noi vengo commercializzate prevalentemente quelle della palma nana.
Ovviamente questi valori non vanno intesi come assoluti. In base alla varietà scelta, infatti, alcuni valori potrebbero essere un po’ diversi. Questa è comunque una media piuttosto attendibile che da l’idea delle tante proprietà di questo frutto.
Il cocco risulta essere ricco di potassio e altri minerali. Apporta una quota di vitamine del gruppo B e vitamine C. È abbastanza ricco di aminoacidi, e zuccheri. E’ utile contro il meteorismo e depura l’organismo da scorie e radicali liberi. Contiene acido Laurico che aiuta le funzioni cognitive. Ha effetti benefici sul sistema nervoso e aiuta il sistema immunitario.
Controindicazioni ed allergie: Essendo ricco di grassi potrebbe limitare gli effetti di una dieta dimagrante. Potrebbe avere reazioni crociate con farmaci per abbassare la pressione e con quelli per ridurre il colesterolo. Non pare siano noti casi di allergia al cocco, tanto che viene consigliato in gravidanza. In ogni caso consigliamo sempre di rivolgersi al proprio medico curante per ogni eventuale problema o dubbio in merito.
Il cocco fa molto bene, soprattutto ai bambini, tuttavia da molti viene sconsigliato prima dei 2 anni di vita. È bene cominciare dal latte di cocco, che è dolce e gradevole e facile da assimilare. Successivamente si può proseguire aggiungendolo nei dolci grattugiato, o aggiunto liquido agli omogeneizzati o alle pappe.
Sino ad arrivare al pezzo fresco da rosicchiare. Fate attenzione al cocco che viene venduto in spiaggia, spesso è rischioso perché potrebbe essere lavato male o esposto a batteri, i cibi che diamo a nostri bambini devono essere processati in assoluta sicurezza.
Il modo migliore per conservare le noci di cocco è in frigo. ma se l’ambiente è fresco ed al riparo dalla, come una dispensa o una cantina, va bene lo stesso, a patto che non sia un ambiente umido.
Quando sono aperte, è bene conservarle in un recipiente coperte di acqua. E’ possibile farsi in casa la farina di cocco, grattugiandolo ed essiccandolo, utilizzando il sole diretto, se si vive in zone assolate, oppure il forno, lasciandolo a bassa temperatura (50°/60°) per 3 0 4 ore. E’ anche possibile congelarlo.
Le noci di cocco devono avere il latte all’interno, se non c’è è perché non sono fresche, quindi per prima cosa scuotete la noce per sentire se all’interno vi è liquido. Scegliete quelle più tonde, la punta è sinonimo di avanzata maturazione. Il profumo di cocco vi guiderà alla fragranza del frutto. Badate che non vi siano ammaccature o rotture del guscio.
Col cocco si fanno molti dolci o pietanze, ma anche diversi tipi di cocktail. Tuttavia il cocco soprattutto se disidratato, si può unire al cioccolato o farci barrette unendolo a burro e agar agar. Il latte di cocco rende gustosi molti piatti della cucina orientale. e soprattutto l’olio di cocco è un abbronzante fenomenale ed aiuta nei massaggi anti stress.
Il cocco non si usa solo per mangiare, l’olio di cocco è molto usato nella cosmesi e nella medicina naturale, avendo proprietà benefiche, ma anche fisiche. Ad esempio si usa per rimuovere macchie, togliere le gomme da masticare, repelle le zanzare e lucida e nutre i mobili. La fibra di cocco viene usata per la formazione dei substrati nelle colture in serra.