Allerta alimentare, caseificio nella bufera: ritirati formaggi per rischio chimico

Il Ministro della Salute richiama dai supermercati ben cinque formaggi prodotti dal medesimo caseificio a causa di un rischio chimico per la presenza di aflatossina M1 nel latte.

caseificio rischio chimico
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Avete comprato di recente una ricotta o un formaggio spalmabili? Be’ aguzzate la vista poiché il Ministero della Salute ha richiamato dai frigoriferi dei supermercati ben cinque diversi tipi di formaggio, tutti prodotti però dallo stesso caseificio: il Caseificio Pascoli.

Perché? A quanto pare i controlli hanno fatto emergere un potenziale rischio chimico. Cerchiamo di capire meglio.

Allerta alimentare: 5 formaggio dello stesso caseificio ritirati per rischio chimico

formaggio spalmabili
Foto da AdobeStock

Sui comunicati visionabili nella sezione Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori del sito internet del Ministero della Salute si legge la medesima causale per il ritiro di tutti e cinque i formaggi:

rischio chimico presenza aflatossina M1 nel latte

Ma che cosa significa? L’aflatossina è una micotossina presente in mangimi o determinate derrate alimentari contaminate da un aspergillo, l’Aspergillus flavus, un fungo che si trova normalmente nelle zone molto calde e umide. Sono considerate delle sostanze molto nocive per la salute umana perché hanno un alto potere cancerogeno, dovuto al loro potere inibitore di sintesi dell’acido nucleico.

In particolare M1 e M2 sono i loro derivati metabolici, quelli che si possono trovare nel latte di una mucca che ha ingerito mangime contaminato.

Ma quali sono le conseguenze per la salute dell’uomo qualora venisse in contatto con tali tossine?

Nell’uomo un’esposizione ad elevati livelli di aflatossine determina:

  • necrosi acuta,
  • cirrosi e carcinoma del fegato con emorragie,
  • edema,
  • alterazioni della digestione
  • malassorbimento

La normativa europea ha fissato per l’aflatossina M1 nel latte il limite massimo pari a 0,050 μg/kg. Tale limite è previsto dal reg. (CE) 1881/2006, che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari.

Negli alimenti per la prima infanzia, la Circolare del Ministero della Sanità del 09/06/1999 – pubblicata sulla GU 135/1999 – indica un valore limite per l’aflatossina M1 pari a 0,01 microgrammi/kg.

I prodotti caseari sono sottoposti fortunatamente a controlli molto attenti e ciò consente di individuare la tossina in tempi utili per tutelare la salute dei consumatori.

I cinque prodotti richiamati dai supermercati in questi giorni sono:

  • Caseificio Pascoli – Casatella
  • Caseificio Pascoli – Bazzotto di Romagna semitenero
  • Caseificio Pascoli – Bucciatello del Rubicone
  • Caseificio Pascoli – Nuvola di latte
  • Caseificio Pascoli – Ricotta

Ricordiamo che del medesimo caseificio sono stati ritirati anche diversi lotti di formaggio Squacquerone.

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