A marzo non mangerai niente di più buono: abbiamo ufficialmente eletto questa ricetta a “piatto del mese”. Ecco come prepararla in casa.
Facile da preparare e deliziosa e sfiziosa da mangiare, questa ricetta sarà il punto di svolta dell’intero mese. Marzo è appena iniziato e noi già non vediamo l’ora di buttarci a capofitto nella preparazione dei piatti tipici di questo periodo che preannuncia l’arrivo della primavera.
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Per replicare in casa una delle bontà più amate dagli italiani e più consumate in questa fase dell’anno, andiamo a reperire le verdure necessarie e prepariamoci a dar vita a un grande classico, colorato e saporito. Si tratta di un piatto molto antico che nacque allo scopo di conservare gli ortaggi estivi durante l’inverno. Nel tempo, è divenuto un sofisticato antipasto che conquista generazioni diverse.
E’ l’antipasto del mese: ricco e saporito, impossibile non innamorarsene
Diffuso in tutta la penisola, questo antipasto viene apprezzato da Nord a Sud. Era particolarmente gettonato nei monasteri e nei conventi della Pianura Padana, piacentina, cremonese, mantovana, ferrarese e piemontese nei lontani X e XII secolo. In epoca medioevale e longobarda, si abbinava a pesce, carne, salumi, latte, castagne e farine ed era considerato uno degli alimenti più sani e salutari (non a caso, ancora oggi costituisce uno degli abbinamenti preferiti ai taglieri di salumi e formaggi).
La preparazione iniziava con un attento lavaggio delle verdure, successivamente tagliate a pezzi piccoli, invasate e schiacciate, coperte in abbondanza con acqua di salamoia e aceto di vino bianco. Vi si aggiungevano cannella, chiodi di garofano, foglie di alloro e un pizzico di zucchero.
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I vasetti con il prodotto, a suo tempo chiusi con tappi di legno e stracci, venivano conservati al buio e al fresco in modo da evitare che luce e caldo potessero alterare colori e sapori degli alimenti.
Giardiniera, un grande classico degli antipasti
Col passare del tempo, divenne una ricetta celebre in tutta Italia e ogni regione la adattò in base ai metodi di preparazione e conservazione tradizionali locali. Rispetto alla ricetta del passato, l’evoluzione contemporanea ha visto aggiungere alla cosiddetta “giardiniera” anche le zucchine, la zucca, le olive denocciolate e i fagiolini.
Alcune personalizzazioni più esclusive vedono l’aggiunta anche del sedano rapa, delle puntarelle, cetrioli, ravanelli, piselli, cipolle rosse, mele e pere, funghi, melanzane, patate e topinambur. In quanto al liquido di conservazione, è pressoché impossibile elencare tutte le varianti esistenti.
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Generalizzando, nella preparazione della giardiniera possiamo consigliare di lasciarsi guidare dalla vista. Le verdure devono apparire con colori accesi, indice di una buona conservazione. Saranno più vividi se conservati nell’aceto di vino e nella salamoia dolce e più morbidi se si prediligono gli olii.
Il trucco per preparare una giardiniera perfetta
Si dovranno ottenere delle verdure dalla consistenza croccante e dall’acidità ben dosata. I pezzi dei vari ingredienti non devono essere troppo piccoli e il piatto va composto almeno da quattro tipi di ortaggi diversi. Di base, non possono mancare carote, sedani, germogli di cavolfiore e peperoni. E’ frequente anche l’aggiunta di finocchi e cipolle.