Tutti pensano sia una punizione, ma la dieta in bianco a volte è davvero necessaria: vi spieghiamo il motivo

In automatico, tutti associano la “dieta in bianco” a una condizione di malattia. In realtà, anche quando non imposta dal medico, può essere scelta per trarne benefici insostituibili. 

Quando il dottore suggerisce di adottare un regime alimentare “in bianco”, di norma si è in presenza di disturbi intestinali che comportano difficoltà digestive, vomito o dissenteria. Ma al di là dei problemi in essere, questo stile nutrizionale porta con sé dei benefici sorprendenti.

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Mangiare in bianco, tutti i benefici (Mammeincucina.it)

Le fonti letterarie correlate al settore della nutrizione non riportano definizioni della “dieta in bianco” né forniscono informazioni a riguardo. Questo avviene perché non siamo di fronte a un vero e proprio regime alimentare, bensì a una modalità di alimentazione più leggera da adottare allo scopo di non appesantire l’apparato digerente, pur garantendo all’organismo nutrienti basici ed evitare che si indebolisca ancora di più.

Dieta in bianco, benefici e cosa mangiare

Malattie legate allo stomaco possono condurre a saltare i pasti pur di evitare eventuali ricadute. In realtà, l’inappetenza protratta nel tempo può portare nuove complicazioni. Ecco che appare migliore la scelta di un regime alimentare che non appesantisca lo stomaco e che contribuisca alla ripresa delle forze.

L’obiettivo principale della dieta in bianco sta nell’evitare fastidi e nel recupero completo del benessere intestinale, ad esempio in seguito ad uno stato influenzale.

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Mangiare in bianco, quali cibi scegliere (Mammeincucina.it)

Per il suo aiuto nel ripristino dell’apparato digerente, la dieta in bianco si propone anche come soluzione ottimale dopo pasti più abbondanti che causano gonfiore e senso di pesantezza. La scelta di cibi più leggeri aiuta l’organismo a tornare gradualmente a una normale alimentazione.

Devi mangiare in bianco? Questi sono i piatti migliori

Chiariamo innanzitutto che per “mangiare in bianco” intendiamo prediligere cibi poco conditi e facili da digerire. Allo stesso tempo, è importante che non aumentino troppo la motilità intestinale per evitare un incremento dei sintomi del malessere.

In questo genere di alimentazione, gli ingredienti a cui assegnare un posto privilegiato sono: cereali, riso e pasta, patate, carne bianca, pesce, poca verdura e frutta. Anche in presenza della sindrome dell’intestino irritabile, che normalmente comporta gli stessi sintomi dell’influenza intestinale, mangiare in bianco può aiutare a lenire i fastidi.

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Esempi di dieta in bianco (Mammeincucina.it)

Un esempio di pasto in bianco può essere il seguente: colazione con tè e un paio di fette biscottate integrali; una mela a metà mattina; a pranzo riso in bianco, petto di pollo, poca lattuga o verdura cotta (es. zucchine al vapore); una mela a metà pomeriggio; a cena un uovo sodo e del purè.

Recupero benessere intestinale, come mangiare in bianco

Quando si ha la necessità di mangiare in bianco, è bene limitare al massimo i condimenti, dunque alle pietanze non vanno aggiunti né sale né olio. E’ consigliabile cuocere il più possibile al vapore e optare per limone o aceto se si vuole insaporire i piatti.

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