La cottura degli alimenti è fondamentale non solo per esaltare il sapore dei cibi, ma anche per sprigionare le proprietà nutritive che hanno.
Cucinare le verdure in modo da preservare il loro contenuto di vitamine e minerali è fondamentale per mantenere un’alimentazione sana e bilanciata. Ci sono dei modi specifici per cuocere le verdure così da massimizzare i benefici nutrizionali, evitando la perdita di sostanze preziose durante la cottura.
Prima di pensare a come cucinarle, è importante sapere come pulire le verdure. Alcune parti che comunemente vengono scartate, come le foglie delle carote e del sedano, sono ricche di nutrienti. Anche i gambi di finocchio, i baccelli di piselli e le foglie esterne dei carciofi possono essere utilizzati in cucina per preparare brodi, vellutate e decotti.
È però di fondamentale importanza pulire le verdure in modo corretto, soprattutto quelle che crescono a contatto con il suolo. Il nostro consiglio è quello di lavarle con disinfettanti a base di ipoclorito e sciacquarle accuratamente per eliminare batteri pericolosi, come ad esempio l’escherichia coli.
Un’altra cosa da considerare è la cottura in sé. Infatti, non tutte le verdure devono essere cotte, e la cottura non sempre distrugge i nutrienti. Ad esempio, il pomodoro contiene più licopene quando è cotto, mentre il betacarotene delle carote è più facilmente assorbibile dopo la cottura. Ma ogni tipo di verdura contiene differenti tipi di vitamine: alcune termolabili, ovvero che non resistono alle alte temperature, altre termostabili, cioè che non vengono alterate dal calore, e quelle idrosolubili, che si disperdono nell’acqua durante la cottura.
Ma quando proprio dobbiamo cuocere le verdure, qual è il metodo migliore? Senza ombra di dubbio, la cottura a vapore e a pressione sono le migliori perché evitano l’uso di acqua e alte temperature, che possono danneggiare le vitamine. Anche il microonde è un metodo consigliato, in quanto cuoce rapidamente, riducendo il tempo di esposizione al calore. Il forno è accettabile se la temperatura non è troppo alta, bisogna infatti evitare che si formino delle crosticine nere sulle verdure in quanto ciò indica il deterioramento nutrizionale.
Al contrario di ciò che in molti pensano, la bollitura non è il metodo ideale di cottura delle verdure perché porta alla perdita delle vitamine idrosolubili, che si disperdono nell’acqua di cottura. Anche le vitamine termolabili possono essere danneggiate, a meno che le verdure non vengano calate in acqua già bollente, in modo da creare una sorta di scudo grazie alla coagulazione delle proteine. Ma bisogna anche ricordare che l’acqua di cottura può essere recuperata per preparare zuppe o minestre, massimizzando così l’apporto di nutrienti.
L‘acqua di cottura delle verdure contiene molte vitamine che si disperdono durante la bollitura. Quindi noi consigliamo di non buttarla via ma di riutilizzarla per cucinare altri alimenti, come pasta o zuppe, così da poter beneficiare delle vitamine idrosolubili.
Parliamo poi della tanto amata frittura. Se è vero che ogni cosa fritta è sempre più buona, è anche vero che friggere è il metodo di cottura peggiore per cuocere le verdure in quanto le alte temperature e il grasso in cui vengono immerse distruggono gran parte dei nutrienti.
Dunque, la prossima volta che vorrai preparare delle verdure, ricorda di seguire questi piccoli, ma preziosi consigli. Il metodo di cottura è importantissimo e non solo aiuta a preservare il contenuto nutrizionale delle verdure, ma contribuisce anche ad un’alimentazione più equilibrata e salutare. A proposito di alimentazione, che tipo di mamma sei: mandorla o orsetto gommoso? Leggi qui il nostro articolo per scoprirlo!
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