Acquistare il pane al supermercato è abitudine diffusa perché mentre si fa la spesa è la soluzione pratica ma bisogna fare attenzione.
Gli italiani sono i più grandi consumatore di pane al mondo, eppure nel tempo hanno ridotto sempre più questa quota. Nel giro di vent’anni si consuma meno del 50% di quanto veniva impiegato in passato. Questo è sicuramente legato a questioni di dieta, benessere, salute.
Resta uno dei prodotti più buoni e semplici che rallegra sempre la tavola. Un tempo si acquistava esclusivamente dal panettiere, poi è arrivato il trend dei supermercati che hanno qualunque cosa quindi sia pane confezionato che pane fresco.
Imparare a riconoscere il pane fresco è importante però bisogna scindere quello arriva dal forno esterno quindi che il supermercato vende ma non produce, quello che è il pane prodotto internamente che viene quindi preparato e cotto internamente da quello che viene invece solo lavorato quindi si tratta di pane congelato, cotto e poi consegnato al cliente. Queste premesse sono essenziali perché ci sono aspettative differenti.
Se il supermercato produce e vende direttamente il pane chiaramente potrà offrire un’ottima qualità del prodotto, anche quello venduto ma prodotto da terzi è una buona opzione ma qui bisogna fare più attenzione perché si rischia infatti qualche problema con alimenti che potrebbero essere compromessi. Il pane congelato sicuramente non è la scelta migliore anche se spesso il consumatore non sa da dove viene.
Quando il pane viene venduto ma confezionato da terzi deve essere chiuso, quindi avere la lista degli ingredienti, giorno di realizzazione e tutte le indicazioni. Se si trova quindi bisogna sempre visualizzare correttamente tutto ciò che vi è riportato.
Il pane che viene venduto sfuso viene cotto al momento però è qui che bisogna fare attenzione, in alcuni casi è prodotto in loco, in altri solo cotto. In questo caso la legge stabilisce che deve esserci la dicitura apposita sull’etichetta. Quindi è fondamentale leggere quello che c’è scritto al di sotto del prezzo, con caratteri minuscoli e quasi illeggibili. Lì deve essere specificato nome del pane, tipo di farina, ingredienti, e anche dove è stato prodotto e dove è stato cotto.
Ad esempio “Lavora da noi e prodotto da azienda X surgelato”. Questo passaggio è fondamentale ma molti non ci fanno caso nella fretta. Vedendo il pane infatti sfuso si tende a immaginare che sia realmente fresco. Questo però non lo è perché di fatto è stato congelato e, cosa ancor più inquietate, viene acquistato addirittura da aziende che si trovano fuori dall’Italia. Il Pane arriva infatti da altri Paesi. Si stima un 20% del totale ma è comunque una cifra importante, soprattutto considerando la tradizione locale.
Quindi è bene considerare tutti questi dettagli che spesso passano inosservati ma possono invece chiarire molti punti quando si tratta di acquisti di prodotti freschi. Mai sottovalutare le diciture, le etichette e le indicazioni molto piccole.
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