Il burro, in frigo, può essere conservato in modo ottimale fino a tre mesi. Ma cosa succede se si dimentica al di fuori? Massima attenzione!
Capita spesso che il burro resti fuori dal frigo: c’è chi preferisce conservarlo così. In questo caso, la sua conservazione può durare per circa due giorni al massimo. In ambienti freddi e secchi anche di più. Ma bisogna sempre prestare attenzione ai mutamenti del prodotto attraverso l’olfatto, la vista e il gusto. Di norma, il burro va archiviato in un luogo fresco: la tradizione vuole che si conservi sempre laddove la temperatura non salga oltre i 6 gradi.
Quando il burro comincia a sciogliersi o è rimasto fuori dal frigo troppo a lungo, non è mai una buona idea rimetterlo di nuovo al fresco: ormai la sua sostanza è compromessa. Dal punto di vista della sicurezza alimentare e del gusto potrebbero sorgere dei problemi.
Il prodotto alterato, quando raffreddato, si solidifica assumendo un colore improprio e un aspetto granuloso. La colpa è dell’aria che lo ha seccato o inumidito, consentendo la proliferazione di batteri.
Cucinandolo o usandolo crudo avrà un sapore rancido e un odore un po’ troppo forte: da formaggio. Questo odore dipende dai già citati batteri. La pastorizzazione aiuta il prodotto a difendersi dagli attacchi dei microrganismi, ma da sola non può permettere una conservazione troppo lunga.
La prima cosa da fare per valutare lo stato di conservazione del burro è annusarlo. Se sa troppo di formaggio, è meglio usarlo subito, magari fondendolo. Se al tatto è già troppo liquido e ha assunto un colore improprio, sul giallognolo acceso, è il momento di buttarlo. In tutti gli altri casi può essere rimesso in frigo. Ma non va comunque tenuto lì troppo a lungo, dato che si è già un po’ rovinato.
Un’idea vincente è quella di chiudere subito il burro lasciato fuori dal frigo in un barattolo ermetico, in modo da tenerlo separato dall’aria per un breve periodo, ma lo si deve tenere coperto e chiuso in un barattolo ermetico.
Per il burro salato i tempi si dilatano. Con il burro tradizionale, dopo due giorni fuori dal frigo, bisogna considerare una contaminazione dell’integrità strutturale del prodotto. Con il burro salato, invece, la durata a temperatura ambiente può tranquillamente superare le due settimane. L’importante, ovviamente, è conservarlo in perfette condizioni igieniche all’interno di un contenitore a chiusura ermetica.
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