A volte può capitare che le donne in menopausa sperimentino perdite ematiche che possono essere scambiate per mestruazioni. Ma a cosa possono essere dovute?
La menopausa si verifica comunemente nelle donne intorno ai 45-50 anni e l’abbassamento degli ormoni porta all’interruzione spontanea delle perdite ematiche da mestruazioni. A volte l’interruzione del ciclo può avvenire prima o dopo l’età indicata, a seconda di vari fattori. In generale si può dire che la menopausa si raggiunge quando non si hanno le mestruazioni da 12 mesi.
Tuttavia, dopo la menopausa, alcune donne affermano di continuare a perdere sangue, anche dopo un anno dopo l’ultimo vero ciclo. Sebbene sia normale preoccuparsi in queste circostanze, ci possono essere vari fattori molto diversi tra loro che possono portare al sanguinamento. Ma vediamo più da vicino la questione.
Sanguinamento dopo la menopausa: perché accade
Quando si nota del sanguinamento post-menopausale è opportuno rivolgersi quanto prima al proprio medico di fiducia per ottenere una diagnosi attendibile. In generale, a ogni modo, il sanguinamento in menopausa può essere dovuto all’atrofia endometriale. Questa è legata alla produzione di livelli ormonali più bassa rispetto al solito; ciò provoca un assottigliamento del rivestimento uterino che porta al sanguinamento.
Un’altra condizione che deve essere valutata dal medico è l’atrofia vaginale. Questa è legata all’assottigliamento del tessuto vaginale in menopausa, sempre causata dai bassi livelli di estrogeni, che portano anche allo sviluppo di sintomi quali secchezza e l’infiammazione delle pareti vaginali.
Da non sottovalutare è anche l’iperplasia endometriale. Si tratta di una condizione in cui il rivestimento dell’utero diventa più spesso a causa della crescita di cellule anomale. In questi casi i livelli di estrogeni sono più alti di quelli del progesterone e questo squilibrio può portare al sanguinamento. A volte, le cellule nell’endometrio possono moltiplicarsi in modo anomalo portando al cancro, se non trattate in precedenza.
Il sanguinamento potrebbe essere causato anche dai polipi endometriali. Si tratta di escrescenze non cancerose che crescono sul rivestimento dell’utero. A volte possono crescere anche nel canale cervicale provocando dolore e sanguinamento. Infine, il sanguinamento può essere legato a un fibroma uterino. Questi sono tumori benigni non cancerosi che si sviluppano sulle pareti dell’utero. Alcune donne non avvertono alcun sintomo, altre possono provare dolore e sanguinamento.
Alla luce di tutto questo, è importantissimo rivolgersi al proprio medico di fiducia quando si assiste a un sanguinamento vaginale, senza aspettare o sottovalutare la cosa. Solo così si potrà agire con tempestività in caso di problematiche maggiori.