Gli zuccheri fanno male ai bambini piccoli. La scienza medica sembra concorde da decenni nel vietare il consumo di zuccheri complessi e raffinati agli infanti. Ma a quale età è possibile far assaggiare i dolci ai piccoli?
Tutti quanti, grandi e piccoli, dovrebbero consumare meno zuccheri. Ma gli infanti, in particolare, dovrebbero essere tenuti lontani dai glucidi disaccaridi: per la medicina bisognerebbe introdurre un vero e proprio divieto al consumo fino a una certa età. Sull’argomento si è espresso più volte anche l’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità). Quindi, ogni mamma che tiene alla salute del proprio bimbo dovrebbe informarsi sulla questione con la massima serietà. I pericoli sono reali.
I pediatri sconsigliano vivamente di far assumere zuccheri ai bambini fino ai 2 anni. E bisognerebbe stare attenti anche dopo, per tutta la durata dell’infanzia, nel senso che è sempre consigliato imporre ai più piccoli un ridotto consumo di zuccheri. Le società pediatriche affermano che fino ai 18 anni, l’essere umano dovrebbe crescere contando su un apporto minimo di zuccheri. Numericamente si parla di un quantitativo limitato a 25 grammi al giorno.
In media, invece, i bambini italiani, abituati a merendine, bevande gassate, gomme da masticare e caramelle, superano l’apporto di 250 grammi giornalieri. Basti pensare che un lecca lecca può contenere più di 65 grammi di zuccheri. Una lattina di una bevanda gassata, invece, supera quasi sempre i 35 grammi. Anche per questo sia in Europa che negli USA i Governi studiano strategie per imporre dei limiti all’industria alimentare.
Zuccheri somministrati ai bambini: ecco tutti i comportamenti sbagliati delle mamme
Un elevato consumo di zuccheri porta a un aumento del rischio di obesità infantile e di sviluppo del diabete e anche di gravi malattie cardiovascolari. Il sistema digerente dei più piccoli non è in grado di smaltire correttamente gli zuccheri complessi. E per questo il saccarosio diventa una sostanza eccitante, in grado anche di sviluppare nell’infante un forte senso di assuefazione.
Per cattiva abitudine molte mamme sono abituate a concedere dolci ai figli come premi o consolazioni. Oppure, capita che gli adulti permettano che la loro dieta familiare venga seguita anche dall’infante già dopo il primo anno di vita. Entro i due anni, attraverso il latte materno o in formula, il bambo assume già un adeguato apporto di sostanze nutritive, tra cui anche lo zucchero.
Per questo è fondamentale che fino ai sei mesi al bambino non vengano proposti altri alimenti e che fino al compimento dei due anni lo zucchero sia totalmente assente dalla sua dieta. Sotto qualsiasi forma.
In generale nessun tipo di zucchero dovrebbe essere aggiunto ad alimenti e bevande per bambini: i danni che questi nutrienti possono causare a lungo termine sono alti. Una piccola quantità di zuccheri semplici può essere consumata quotidianamente attraverso frutta fresca, marmellate senza zuccheri aggiunti, latte e latticini. Vanno sempre evitati dolci confezionati, caramelle e bevande zuccherate.