Pastiera troppo asciutta? Forse non l’hai conservata nel modo corretto: ecco perciò qualche consiglio per mantenerla in modo impeccabile.
E’ giunta anche la Pasqua con le sue prelibate uova al cioccolato. Briciole sparse ovunque sul tavolo e sorprese meravigliose per la gioia di adulti e piccini. Naturalmente, si è rispettata la tradizione nei menù, anche se la fantasia in cucina è sempre ben apprezzata, optando per alcune ricette, tipiche di queste festività. Infatti, immancabile sulle tavole la torta Pasqualina, ideale come antipasto o piatto unico, la cui caratteristica che la contraddistingue è l’uovo, ben visibile nel ripieno.
Un altro piatto tradizionale è un secondo di carne ovvero l’agnello, preparato in diversi modi, ad esempio arrosto con le patate, un classico oppure ‘cacio e ova‘, tipico abruzzese, accompagnato da una crema di uova e pecorino. Per non parlare delle lasagne e la pasta al forno, due evergreen che non tramontano mai, adatte per qualsivoglia occasione speciale o festività, giustappunto.
Tra i dolci, il cioccolato e la colomba sono i più gettonati ma il dessert più amato, presente su molte tavole italiane, per quanto abbia un’origine ben specifica, è la pastiera partenopea con ricotta e canditi, aromatizzata solitamente ai fiori d’arancio. Un’istituzione per il periodo di Pasqua anche se, una volta preparata, ora sorge il problema di come conservarla, soprattutto se si vorrebbe che durasse qualche giorno in più. A questo riguardo, ecco qualche consiglio per mantenerla integra e perfetta.
Pastiera, il metodo migliore per conservarla al meglio, senza più dubbi
Il dolce per eccellenza che racchiude in sé alcuni capisaldi, con riferimento agli ingredienti. Infatti, la ricotta, i canditi e l’arancia sono rappresentativi della pastiera per quanto sovente essa sia stata oggetto di reinterpretazioni personali. Ma, una volta servita, in un secondo momento, si palesa quel dubbio di come conservarla, mantenendola il più possibile integra. Un miracolo o una situazione fattibile? Ecco qual è il modo migliore per preservarla.
Innanzitutto si voglia sottolineare l’abitudine altamente sconsigliata che probabilmente è comune a tutti: conservare la pastiera in frigorifero, salvo che sia ricoperta dalla carta di alluminio, sarebbe preferibile evitare perché il dolce si asciugherebbe troppo, risultando così particolarmente compatto. Al contrario, sarebbe bene tenerlo in un luogo fresco e asciutto, a temperatura ambiente, magari adagiandovi sopra un panno pulito. In questo modo potrebbe durare addirittura per 10 giorni poiché i canditi presenti al suo interno permetterebbero di mantenere la sua perfetta integrità nonché umidità.
Un’alternativa è il mantenimento della pastiera nel freezer, anche a fette e avvolte queste ultime nella pellicola trasparente. Ma la si può congelare anche da cruda e rimuoverla quando la si vuole consumare, ricordando di lasciarla scongelare prima in frigorifero e solo successivamente in forno, affinché lo shock termico avvenga gradualmente e al fine di seguire correttamente il processo della catena del freddo.
Finalmente, sarà più piacevole goderla in tranquillità, senza più preoccupazioni di come conservarla e per quanti giorni, temendo magari possa andare a male, visto che il ripieno è realizzato con la ricotta fresca. Non solo non vi saranno più preoccupazioni ma si consolida la possibilità anche di consumarla quando si desidera, e in questo modo durerà molto di più, per la gioia di tutti i suoi appassionati.