Quando andiamo al supermercato spesso pensiamo che una vale l’altra, sbagliando: differenze tra farina 0 e 00, quali sono e perché conoscerle
Quante volte siamo andati al supermercato per acquistare ingredienti diversi, tra i quali la farina e, giunti all’apposito scaffale, abbiamo pensato che una valesse l’altra, acquistandola senza badare troppo ai dettagli sulla confezione, alla tipologia? Si tratta di un errore comune, poiché non conosciamo effettivamente in cosa siano diverse. Quale scegliere tra 0 e 00, quali sono le differenze?
Si tratta di uno di quei prodotti di cui teniamo sempre una confezione in casa, perché ce ne serviamo spesso per preparazioni di ogni genere, dal dolce al salato. Ma siamo sicuri di fare la scelta giusta in base alla ricetta che dobbiamo realizzare? Comprendere le differenze ci aiuterà a evitare di sbagliare.
Farina 0 o 00: quali sono le differenze e perché è importante conoscerle
Quando prepariamo un piatto, è importante usare gli ingredienti giusti. Proprio come non andiamo a usare del latte se ci viene specificamente richiesta la panna, per fare un esempio pratico, allo stesso modo non dovremmo usare una farina non adatta alla ricetta che vogliamo realizzare. Cerchiamo di capire, allora, in cosa sono diverse quella 0 e quella 00.
Come molti altri ingredienti, anche la farina subisce un preciso processo di lavorazione. A seconda del suo grado di raffinatezza viene contraddistinta, appunto, con un numero, che può essere 2, 1, 0 o 00. La differenza, per dirlo in termini semplici, sta proprio nei processi di lavorazione. Nel dettaglio, per quanto riguarda le ultime due, ecco cosa c’è da sapere.
Differenza tra la farina 0 e 00, i dettagli
La farina 0 si ottiene dal grano tenero e, nonostante sia più “lavorata” rispetto alla 1 e alla 2, è comunque meno raffinata di quella 00. Possiede una grande concentrazione di amido e glutine e per questo viene annoverata tra le farine “forti”. Cosa significa? Che è in grado di sviluppare una buona maglia glutinica, fondamentale per la lievitazione degli impasti. Questa tipologia, infatti, è quella adatta a ricette come brioche, pane e simili.
La farina 00 è la più “lavorata”. Anche questo tipo contiene molti amidi e anche proteine, ma non è adatta all’assorbimento dei liquidi. Sebbene molti pensano che possa essere “dannosa” per la salute, in realtà semplicemente contiene meno nutrienti. Si ottiene dalla lavorazione della parte interna del seme e non è adatta alle lievitazioni. Meglio usarla per crostate, biscotti, ma anche per la pasta fresca e tutte quelle ricette “secche” se così possiamo definirle.
Adesso che conoscete le differenze, sarà semplice scegliere la farina giusta in base alla pietanza che volete realizzare: ad ogni ricetta gli ingredienti adatti!