Da alcuni giorni è possibile fare domanda sul sito dell’INPS per il bonus per le famiglie relativo al rimborso delle rette degli asili nido, ma bisogna stare attenti a non commettere un errore
Si rischia grosso nel compilare in modo errato la domanda. Per il bonus nido 2023 dedicato alle famiglie è infatti cambiata la modulistica e si è rinnovato il format con cui svolgere la pratica.
Apparentemente il format sul sito dell’INPS appare più intuitivo e funzionale, ma è facile cadere in errore e compromettere così la pratica finalizzata all’ottenimento dell’importante bonus per le famiglie. Dal 27 febbraio il sito dell’INPS offre il servizio online per inserire le domande per ottenere l’agevolazione. Si tratta del rimborso delle rette degli asili nido fino a un massimo di 3.000 euro. Ma come funziona la domanda? E, soprattutto, qual è l’errore da non commettere?
Il format per la domanda del bonus nido è cambiato. Per poter inoltrare la domanda bisogna accedere alla propria area personale del sito istituzionale dell’INPS e poi digitare “bonus nido” nell’apposita barra di ricerca. Questa è la via più semplice per raggiungere la categoria di riferimento. Ossia la voce “bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione”. Trovato il link basta cliccare su “utilizza il servizio”.
Scelta l’opzione “creare una nuova domanda” si deve solo seguire l’iter caratterizzato da cinque semplici passaggi. Poi, dopo aver salvato la domanda di bonus nido, l’operazione dovrebbe dirsi conclusa. Attenzione: non è così! La nuova normativa, infatti, specifica che per avere concretamente diritto al beneficio bisogna allegare la documentazione necessaria ai fini dell’erogazione del rimborso. Quindi, senza allegati la domanda è nulla.
La domanda, da sola, rappresenta solo una prenotazione dell’agevolazione. Il diritto al beneficio arriva invece solo dopo aver inviato la domanda con tutta la documentazione necessaria. L’INPS, a fronte di molte domande carenti o erronee, ha specificato sul sito, con un messaggio che compare al termine della prima parte della procedura, quali documenti allegare.
Ci vogliono il pagamento di almeno una retta riferita a un mese di frequenza, o l’iscrizione o l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino. Quindi alla domanda bisogna sempre allegare il pagamento già effettuato della retta per almeno una mensilità. E fino a quando non ci sarà almeno un documento allegato la domanda non verrà processata e poi protocollata.
È necessario perciò allegare tutte le fatture a disposizione o le ricevute che comprovino i pagamenti delle rette già compiuti. Per allegare basta cliccare sul tasto “allegazione” e subito dopo su “allega documenti di spesa” che si trova nella barra alta.
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