Se hai aperto del latte e l’hai messo in frigo, devi sapere bene per quanto tempo puoi conservarlo: eviterai mal di pancia!
Il latte è una bevanda che, sin dalla prima infanzia, non può mancare nelle nostre case. Serve alla crescita del bambino, alla fortificazione delle ossa e a donare all’organismo un maggiore apporto di calcio, per crescere in modo sano ed equilibrato.
Nonostante l’età infantile sia ormai passata, non possiamo più farne a meno. Lo acquistiamo ogni giorno e lo riponiamo nella dispensa o in frigo, utilizzandolo sia a colazione, sia per poter creare delle ricette deliziose (quali besciamella, crema pasticciera, dolci vari).
Negli ultimi anni in commercio ve ne sono diversi tipi e tutti con una conservazione differente tra loro. Vediamo insieme, una volta aperta una confezione, quanto possiamo tenerlo in frigo evitando un possibile mal di pancia.
Latte aperto in frigo: non andare oltre la scadenza, potrebbe essere pericoloso per la tua salute!
Abbiamo detto che il latte è uno degli alimenti maggiormente consumati nelle case degli italiani e a cui siamo abituati sin dalla nascita. Col passar del tempo, e con la scoperta di diverse intolleranze, è arrivato sul mercato anche un tipo diverso di latte, quello ‘vegetale’ (propriamente chiamato bevanda vegetale) che aiuta a sostituire il classico quello a cui siamo abituati.
Sicuramente in commercio ci sono diversi tipi di latte, che vengono classificati in:
- latte fresco
- latte a lunga conservazione
- latte o bevanda vegetale
- latte in polvere
Analizziamoli uno ad uno e conosciamo il loro grado di conservazione, in frigo, una volta aperti.
Il primo latte di cui vogliamo parlare è quello ‘intero’ o di ‘vaccino fresco’: questo si trova presso il banco frigo del supermercato e va messo subito, una volta arrivati in casa, nel frigorifero. Scopri anche perché rischia di sparire dalla circolazione. Una volta aperto deve essere necessariamente consumato entro 2 giorni, altrimenti il sapore si potrebbe alterare e provocare malessere in chi lo beve. È ricco di proteine e super gustoso: ideale per la crescita dei bambini.
Secondo tipo di latte presente in commercio è quello ‘a lunga conservazione‘: come suggerisce la parola stessa, questo latte ha una data di scadenza riposta sulla confezione. Può essere messo in una dispensa e spostato in frigo solo una volta aperto; da quel momento in poi abbiamo a disposizione circa 3 giorni per poterlo consumare.
Terzo, il latte vegetale. Nei primi anni in cui questa tipologia di latte è arrivata sul mercato si conosceva solo quello di soia, riso ed avena; col passar degli anni invece si è visto anche quello di cocco, di mandorla e di soia con l’aggiunta di cioccolato, cacao e caffè. Quest’ultimo, una volta aperto, può essere tenuto in frigo per 5-6 giorni, senza alterarne il sapore.
Infine, quarto ed ultimo, il latte in polvere. Questo solitamente si dà ai neonati e viene conservato in una dispensa quando è ancora polvere. Nel momento in cui si aggiunge dell’acqua per renderlo ‘latte’ va consumato entro 24 ore e messo in frigo solo ad una temperatura di 4°.