Dal prossimo 22 febbraio inizierà per i cattolici la Quaresima, periodo in cui ogni venerdì si dovrebbe rinunciare alla carne: sapete perché?
Quest’anno il Carnevale cade il 21 febbraio e, di conseguenza, secondo la religione cattolica il 22 inizierà la Quaresima, periodo che va, appunto, dal Mercoledì delle ceneri al Giovedì santo. La durata di 40 giorni è dovuta al fatto che 40 è un numero che ricorre più volte nella Bibbia, 40 sono i giorni che Gesù visse nel deserto dopo aver ricevuto il battesimo, quelli che Mosè trascorse sul monte Sinai e quelli durante i quali, nel Vangelo, Gesù risorto istruisce gli apostoli prima di salire al cielo.
Sono varie le tradizioni e i riti osservati dai fedeli durante la Quaresima: il primo è quello del Mercoledì delle ceneri, quando il sacerdote sparge la cenere dei rami d’ulivo benedetti l’anno prima sul capo dei fedeli e recita la seguente formula “ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai”. Da lì in poi, in segno di penitenza in attesa della Pasqua, si dovrebbero fare delle rinunce particolari e pregare di più.
Tra le rinunce, c’è il digiuno completo durante il Mercoledì delle ceneri e il Venerdì santo, mentre durante negli altri venerdì della Quaresima andrebbe eliminata completamente la carne. Ma da cosa deriva esattamente questa usanza? Perché proprio la carne è considerata un alimento a cui rinunciare in segno di penitenza?
Quaresima, perché la carne è vietata il venerdì e quali sono le eccezioni
La motivazione dietro il divieto di mangiare carne ha radici antichissime e risale al Vecchio Testamento, secondo cui osservare tale regola significava rinunciare ad un piacere in segno di commemorazione della Passione di Cristo. In passato, infatti, la carne era ritenuta un cibo prelibato di cui poter godere durante le celebrazioni e anche uno stimolo per la libido e l’aggressività.
Ovviamente, il giorno stabilito è il venerdì perché Gesù è morto di venerdì: secondo il Codice di Diritto Canonico, tutti i venerdì dell’anno andrebbe evitata la carne, a cominciare dal compimento dei 7 anni di età. Un sacrificio che vuole rendere omaggio all’amore che il Signore ha dimostrato all’umanità morendo sulla croce per lavarne i peccati.
È consentito invece cibarsi di pesce: San Tommaso d’Aquino scriveva, infatti che la carne rossa era più gustosa e perciò non mangiarla rappresentava un sacrificio maggiore. Fino all’inizio del Novecento, nell’astinenza erano inclusi perfino tutti i derivati animali come uova, latte, formaggi. Questa regola si è un po’ ammorbidita ed oggi questi alimenti sono permessi.