La carbonara è uno dei principali elementi di scontro tra italiani e stranieri, ma il New York Times questa volta esagera nell’inventiva.
Tutti sappiamo che la carbonara è un piatto tipico romano che è composto da pochi semplici ingredienti: uovo, guanciale, pepe nero e pecorino romano. La tradizione vuole che il guanciale venga cotto in padella nel suo stesso grasso finché non diventa croccante.
Separatamente bisogna preparare una ciotola in cui sbattere le uova finché non diventano liquide, aggiungendo alla crema così creata pecorino romano (c’è anche chi aggiunge del parmiggiano reggiano) e pepe.
La pasta, rigorosamente lunga, va scesa un minuto prima della fine della cottura, quindi bisogna ultimare la preparazione all’interno della padella in cui abbiamo cotto il guanciale precedentemente. In questo modo, infatti, facciamo sì che la pasta assorba il sapore del guanciale e diventi più saporita. Conclusa questa fase, a fuoco rigorosamente spento, aggiungiamo il composto di uovo, formaggio e pepe alla pasta, mescoliamo il tutto e il piatto sarà cremoso e gustoso.
Lontano da Roma, la riceva è stata più volte modificata da chi la prepara a casa o nei ristoranti. C’è infatti chi al guanciale predilige la pancetta (affumicata o dolce), chi soffrigge pancetta o guanciale insieme alla cipolla o all’aglio, chi utilizza solo il parmiggiano o il gran al posto del pecorino romano e anche chi utilizza il pepato fresco e non aggiunge il pepe nell’uovo. Differenze che consistono in una rivisitazione del piatto, ma che non fanno indignare troppo i cultori della tradizione.
Una delle “eresie” più diffuse nella ricetta della carbonara fuori dall’Italia è l’utilizzo della panna. Come abbiamo spiegato prima, per far sì che l’uovo risulti cremoso è sufficiente aggiungerlo a fine cottura e mescolare la pasta a fuoco spento (meglio ancora se utilizzate solo il rosso dell’uovo). Ma probabilmente questa procedura risulta complicata, così all’estero rendono cremosa la pasta aggiungendo della panna.
La presenza della panna nella “carbonara” estera è argomento di dibattito da lungo tempo e c’è addirittura chi, quando gli proponete un piatto della specialità romana, si sincera che non abbiate aderito al culto prima di accettare la pietanza. Di recente il New York Times ha offerto una propria versione del piatto tipico romano che ha fatto storcere il naso ai puristi forse più che la suddetta panna.
Nell’articolo rivolto ai lettori appassionati di cucina viene spiegato il procedimento per preparare la carbonara classica in maniera sufficientemente corretta. Solo che alla fine viene suggerito di aggiungere dei pomodorini crudi al tutto per dare un tocco delizioso alla pietanza, anche se non fa parte della ricetta originale.
Insomma il giornalista ha messo le mani avanti, chiarito che sa come si fa la vera carbonara e che la sua è una rivisitazione che trova molto gustosa. Tuttavia questo non è bastato a placare i puristi che hanno commentato in maniera molto critica il suggerimento della nota testata giornalistica. C’è infatti chi scrive: “È ridicolo” e chi addirittura, tra il serio ed il faceto, aggiunge: “Si tratta di una dichiarazione di guerra all’Italia“.
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