L’ultima indagine condotta da Altroconsumo sui crackers parla chiaro: su 39 marche, solo 2 superano il test. Ma quali sono?
Leggeri, invitanti, pratici e croccanti sempre al punto giusto, i crackers sono uno degli spezzafame preferiti sia in ufficio che a scuola, motivo per cui non devono mancare mai nella nostra dispensa.
Se si ha voglia, infatti, di uno stuzzichino salato che possa ingannare il tempo e la fame in attesa del pranzo o della cena, i crackers sono il primo snack a cui si pensa. Anche perché, quando si vuole sperimentare un po’ in questo caso, si prestano a diverse combinazioni: con philadelphia, tonno, maionese, salmone e chi più ne ha più ne metta, queste sfoglie sottili e croccanti di pasta di pane incontrano il gusto di tutti!
Tuttavia, a prescindere dalla loro “produzione industriale”, più in generale i crackers, malgrado si possa pensare il contrario, non sono per nulla un prodotto light o dietetico. Il loro apporto energetico, infatti, è piuttosto elevato e, di conseguenza, contengono fin troppe calorie e grassi per la presenza massiccia principalmente di carboidrati e lipidi. Ma non solo.
I crackers salati non contengono livelli alti di vitamine, al contrario, però, abbondano di sodio. La presenza in eccesso di questo sale minerale implica l’insorgenza di ipertensione arteriosa primaria nei soggetti che soffrono di questa patologia. E chi, invece, è affetto da gastrite, se consuma regolarmente crackers può danneggiare ulteriormente la propria mucosa gastrica per l’eccesso di cloruro di sodio.
Infine, contenendo davvero poca acqua, questi biscotti salati non dovrebbero essere consumati da anziani e sportivi, i soggetti più esposti a problemi di disidratazione.
Insomma, non vanno demonizzati in toto i crackers, ma il loro consumo di certo andrebbe quantomeno rivisto e ridimensionato, proprio perché di base non si tratta di un alimento necessario nella nostra dieta o di buona qualità.
Soprattutto alla luce dell’ultima classifica di Altroconsumo che, dopo gli spaghetti, ha analizzato ben 39 marche di crackers salati presenti sul mercato attualmente.
Eccezion fatta per due marche che svettano tra le altre, le restanti raggiungono una qualità media arrivando sì alla sufficienza, ma con un punteggio (da 1 a 100) poco confortante in generale. Per stilare, come al solito, la classifica, infatti, l’organizzazione dei consumatori ha tenuto conto di:
Considerati tutti questi parametrio e quindi l’indice qualitativo dei prodotti che poi arrivano sulla nostra tavola, Altroconsumo non ha dubbi. Le marche migliori di crackers salati sono solo due. Nello specifico, infatti, vengono valutati di “ottima” qualità i Riso Scotti i Bio leggeri, cracker 100% di riso Bio con un punteggio di 67 e i Mulino Bianco cracker non salati con un punteggio, invece, di 60.
Il resto dei crackers salati invece, proprio come dicevamo prima, ha raggiunto un punteggio più basso per una qualità complessivamente che non va oltre la media, ecco i primi 5:
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