Una rivelazione davvero intima quella di Giorgio Locatelli che ha raccontato come il suo stesso lavoro avrebbe potuto mettere in pericolo sua figlia Margherita.
In queste settimane stiamo vedendo Giorgio Locatelli, insieme a Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo, alle prese con gli aspiranti chef della nuova masterclass di MasterChef Italia. E sappiamo bene come le polemiche sin dall’inizio non siano mancate.
Insomma, la nuova stagione di MasterChef proprio a causa dell’eliminazione di Francesco Girardi si è presentata sin da subito come un’edizione in salita e complicata. Eppure, pare ora che il peggio sia passato e che uno dei reality culinari della televisione più amati in assoluto abbia finalmente ritrovato la sua strada maestra tra pressure test, piatti prelibati e ricette non sempre riuscitissime. Ma questo è proprio il bello del gioco e la cucina!
Come nella vita, infatti, anche la cucina può dare tante soddisfazioni, ma anche grandissimi dispiaceri e questo il giudice di MasterChef lo sa benissimo. A causa del suo lavoro, la figlia dello chef Locatelli, Margherita, è stata in pericolo sin da quando era solo una bambina. Ma di certo lui e sua moglie Plaxy non potevamo immaginare che proprio la cucina avrebbe potuto mettere in crisi la loro famiglia.
Giorgio Locatelli a cuore aperto sulla figlia Margherita
Forse non tutti sanno che in un’intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’ nel 2020 Giorgio Locatelli ha avuto modo di raccontarsi come chef, ma soprattutto come padre sempre attento, premuroso e presente nella vita di sua figlia Margherita affetta da piccolissima da una grave forma di allergia alimentare.
“A due anni Margherita aveva un eczema che non passava mai e qualsiasi cosa solida mangiasse le dava fastidi“, ha spiegato Locatelli. “Era colpa della salsa di pomodori Pachino che preparavo apposta per lei, ma non lo sapevo. Amavo cucinare solo per lei, in realtà la stavo intossicando“.
Insomma, immaginate essere Giorgio Locatelli, uno dei più importanti chef italiani nel mondo, che mette la sua arte al servizio di sua figlia per poi scoprire, come un fulmine a cielo sereno, che quell’atto di amore, affetto e devozione in realtà pendeva come una spada di Damocle sulla testa di una bambina piccola che non poteva mangiare nulla di quello che il padre preparava apposta per lei.
“Capimmo che poteva essere un’allergia alimentare dopo un po’, quando si gonfiò tutta dopo aver mangiato un po’ di salmone affumicato. Ebbe una reazione anafilattica, la salvarono i pompieri che avevano con sé l’adrenalina“, uno shock per Locatelli che ha dovuto così fare una scelta.
Sia lui che sua moglie, infatti, per anni hanno registrato tutto quello che poteva causare a Margherita serie crisi anafilattiche, legate alla sua particolare allergia. Così, oltre alla salsa, Giorgio Locatelli ha scoperto come la figlia non potesse mangiare nemmeno cioccolata, noci, pesce e tantissimi altri alimenti.
“Per quattro anni non abbiamo tenuto noci nel ristorante, altrimenti lei non poteva entrare“, ha raccontato ancora lo chef al Corriere. “Abbiamo preso aerei che assicuravano mancanza di noccioline sul volo. Poi una volta che sei cosciente del problema elabori la dieta giusta e tutto diventa più gestibile. Ma devi assicurarti che il cibo non diventi una fobia o qualcosa di cui preoccuparsi costantemente. I bambini hanno bisogno di mantenere il piacere di mangiare“.
Proprio per questo e scoprendo come Margherita, in realtà, sia soltanto una delle tante persone affette da un’allergia alimentare così pericolosa (motivo per cui in molti decidono apposta di non mangiare fuori per paura di stare male) alla Locanda Locatelli, lo chef ha studiato un menù a parte dedicato proprio a chi deve fare assoluta attenzione quando mangia, ma non per questo deve rinunciare al piacere della buona cucina.
“Se un cliente ha un’allergia alimentare severa, cuciniamo il cibo in una cucina a parte dove disinfettiamo l’ambiente e teniamo il cibo completamente separato“, ha sottolineato Locatelli. “Una volta una ragazza con un’allergia alimentare grave ha festeggiato il suo compleanno da noi. Realizzare l’evento è stato fantastico, perché se hai un’allergia da cibo e non puoi condividere questi momenti con gli altri diventa tutto molto triste“.