La vitamina D non deve mancare nell’organismo ma occorre prestare attenzione ad assumerla solo se c’è effettiva necessità.
Cos’è la vitamina D? Si tratta di una sostanza che aiuta l’organismo ad assorbire il calcio, uno dei principali elementi che costituiscono le ossa. Tant’è che quando la vitamina D è carente si possono verificare delle malattie ossee come il rachitismo o l’osteoporosi.
Tutte le vitamine sono importanti per la salute e il benessere dell’organismo, così come per crescere e per svilupparsi. Ma come si sviluppa la vitamina D? I metodi per accumularla sono tre: sole, dieta o integratori.
Cosa succede però se si inizia ad assumere vitamina D quando non serve? Gli effetti collaterali possono essere dietro l’angolo. Ecco perché è importante non abusarne e assumere degli integratori solo sotto sorveglianza del medico.
Come detto i metodi per accumulare vitamina D sono 3: il sole è in grado di sintetizzare la vitamina D con l’esposizione, bastano 10 minuti al giorno per prevenire la carenza. Per quanto concerne la dieta la vitamina D non è presente in molti alimenti, alcuni di quelli che ne contengono di più sono tuorlo d’uovo, pesce marino e fegato.
Se l’organismo è in carenza di vitamina D si dovranno curare questi primi due aspetti, ma anche assumere degli integratori. Meglio però non affidarsi al fai da te ma consultare il parere del medico.
Generalmente quest’ultima opzione deve essere presa in considerazione solo nel momento in cui le prime due, ovvero esposizione la sole e dieta, non riescano a coprire il fabbisogno giornaliero per varie ragioni.
Inoltre, in particolari periodi della vita, può essere necessaria l’integrazione attraverso integratori, come durante la crescita, o in gravidanza o in allattamento, ma anche in menopausa. Qui trovi una dieta per contrastare l’osteoporosi.
Cosa succede però se si assumono integratori quando non vi è necessità? E in particolare, cosa accade se si assume troppa vitamina D? Il fabbisogno giornaliero di vitamina D varia a seconda dell’età. Generalmente è di 400 unità al giorno senza fattori di rischio, ma le dosi possono arrivare fino a 1000 unità al giorno, se ci sono particolare deficit o fattori di rischio.
Ma cosa accade se si assume una dose eccessiva di vitamina D, abusando quindi dell’utilizzo degli integratori?
Intanto i sintomi che appaiono sono diversi, tra questi si segnalano: nausea, vomito, disappetenza, costipazione, debolezza, confusione mentale, alterazione del battito cardiaco, perdita di peso, disturbi renali, aumento della sete e della minzione, prurito.
Esiste a questo proposito uno studio pubblicato sulla rivista americana Jama secondo cui se un adulto sano assume dosi elevate, come 4000 IU al giorno, di Vitamina D, qualora non ne sia carente, non solo non migliora la salute delle ossa, ma addirittura può farla peggiorare.
Tale problema si pone solo nel caso in cui si assumano integratori, ma non si parla di assunzione attraverso la dieta. In questo studio, in ogni caso gli autori non traggono conclusioni affrettate ma preferiscono rimanere cauti in attesa di ulteriori conferme.
Tuttavia, tale studio resta comunque importante, al fine di dimostrare una potenziale pericolosità di assunzione di integratori senza supervisione medica.
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