Il frutto principe dell’estate e della bella stagione purtroppo non può essere mangiato proprio da tutti, lo sapevi? C’è, infatti, chi ne è allergico, ma cosa comporta l’intolleranza alle fragole?
Immaginare l’estate senza le fragole è pressoché impossibile, la bella stagione, carica di sole e buone speranze, ritrova proprio nella dolcezza di questi piccoli rubini deliziosi forse il suo senso ultimo, tra sudore, zanzare e ferie che tardano sempre troppo ad arrivare. Ma senza voler trovare a ogni costo una vena poetica, possiamo dire come le fragole siano universalmente buone e piacciano proprio a tutti.
Che siano da sole o accompagnate da zucchero, panna, cioccolato e aceto balsamico, poco cambia, il risultato, infatti, sarà sempre gradevole e straordinario. Eppure, proprio come accade con il pollo, non è sempre detto che tutti possano concedersi questo piccolo assaggio di paradiso in Terra.
Il consumo di fragole per alcuni, infatti, comporta lo sviluppo di una reazione allergica anche importante in alcuni casi. Ma quali sono i rischi e i sintomi dell’allergia alle fragole? Non ci resta che scoprirlo insieme.
Eppure, non è proprio la fragola in sé a costituire un problema. Questi piccoli frutti rossi, infatti, fanno parte della famiglia delle Rosacee, ovvero di quella famiglia di piante che annovera, tra le altre cose, anche gli alberi da frutto più comuni, come melo, pero, ciliegio e davvero tanti altri.
Come dicevamo prima, però, il problema della fragola non è tanto la fragola, in sé e per sé, ma i suoi semini. Sono proprio quelli, infatti, i veri frutti della pianta, il resto quindi si può definire anche un “falso frutto”, ma potenzialmente antipatico per la nostra salute.
Come ha sottolineato l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, “circa il 50% delle reazioni allergiche tra gli adulti si devono ai frutti del gruppo del lattice e della famiglia delle Rosaceae che comprende mele, pere ciliegie, lamponi, fragole e mandorle”. Tuttavia, quella alle fragole non è un’allergia comune.
Si tratta, infatti, di una pseudoallergia, ovvero non interessa il sistema immunitario, ma l’istamina, una proteina presente in concentrazione altissima nelle fragole. La reazione allergica, quindi, è la conseguenza diretta nel nostro corpo del rilascio di questa sostanza di cui le fragole sono ricchissime.
Così l’istamina, non riconosciuta dal nostro organismo, scatena un’intolleranza. Questo disturbo, però, coinvolge principalmente i bambini. Proprio per questo, si sconsiglia il consumo di fragole fino ai due anni di età, ovvero la fase e la fascia più delicata di tutte che interessa di solito il 4% dei più piccoli.
Questa percentuale, però, in età adulta arriva solo all’1%, ma può essere elusa con la cottura delle fragole che “annulla” l’effetto delle proteine presenti, consentendo il consumo delle fragole senza problemi, a differenza di quanto avverrebbe se mangiate crude.
Tuttavia se soffre di allergia ai pollini, asma ed eczema o in famiglia qualcuno già soffre della medesima allergia e più probabile essere “naturalmente” predisposti all’intolleranza alle fragole che si manifesta nel giro di qualche minuto o ora al massimo con problemi respiratori, gastrointestinali e a livello cutaneo. Ma quali sono i sintomi più comuni?
Più raramente, invece, può capitare:
Nel caso in cui, cara mamma, tu abbia uno o più di questi sintomi, per scongiurare ogni rischio, sarebbe meglio sottoporsi ad alcuni test specifici e contattare il proprio medico. Ma non solo. Se hai un bambino piccolo e vuoi fargli provare le fragole, fa attenzione alla sua reazione e monitoralo una vola mangiate.
Pur non trattandosi, infatti, di un’allergia pericolosa, tutte le reazioni avverse elencate sopra si possono trattare con una cura antistaminica adeguata senza correre grossi pericoli, l’attenzione in questi casi non sarà mai troppa.
Piccolo disclaimer: questo articolo non intende né pretende sostituirsi a una rivista scientifica, motivo per cui le informazioni presenti sono più delle piccole pillole di conoscenza, nel caso in cui si stia male ogni qual volta si mangiano le fragole. In tal caso, sarebbe opportuno contattare il proprio medico curante per una diagnosi più accurata.
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