Il Ministero della Salute ha diramato una nuova allerta mettendo in guardia sul consumo di una marca di pistacchi: ecco i lotti in questione.
Uno strumento per tutelare la salute dei consumatori e garantire che i prodotti che portiamo in tavola seguano gli standard di sicurezza è il Ministero della Salute che nel caso in cui tali parametri non siano rispettati provvede a ritirare i prodotti dal mercato.
Proprio come è successo in questo caso con i pistacchi. In data 27 dicembre sono stati realizzati i controlli e in data 29 dicembre è stata diramata l’allerta da parte del Ministero della Salute, con l’invito ai consumatori a non consumare determinati lotti di questa marca di pistacchi ed eventualmente a riportarli al fornitore.
Vediamo allora di quale tipologia di pistacchi si tratta: qual è la marca e quali sono i lotti che non devono essere consumati per non incorrere in un rischio chimico.
Richiamata questa marca di pistacchi per rischio chimico
Quando si tratta di salute è bene non prendere le cose alla leggera ma verificare sempre con attenzione quello che si mette in tavola. Negli ultimi tempi sono sempre più frequenti i richiami di prodotti alimentari grazie al lavoro del Ministero della Salute che in questo modo tutela la salute della popolazione.
L’ultima allerta, dopo quella a causa della data di scadenza errata dell’aringa sciocca e i frammenti di plastica nello strutto, è quella appunto, dei pistacchi, indubbiamente uno dei prodotti più consumati sotto le feste specie quelle di Natale e Capodanno.
Ideale per le panature ma anche per realizzare squisiti dolci, i pistacchi sono un apprezzato genere di frutta secca che apporta anche diversi benefici all’organismi, a patto che non si consumino quelli indicati dal Ministero della Salute.
In particolare il 29 dicembre il Ministero della Salute ha pubblicato nel sito www.salute.gov.it l’allerta alimentare per i pistacchi sgusciati del marchio Aliments s.r.l.
- I lotti in questione sono: F-258, F-293, F-314.
- La sede dello stabilimento è Loc. Fosso Imperatore, 84014 Nocera Inferiore (SA).
- La data di scadenza o termine minimo di conservazione è: 15.06.23; 20.07.23 10.08.23.
- Le unità di vendita sono sacchetti da 1 kg e confezioni da 10 kg.
E ora andiamo a scoprire il motivo del richiamo. Come si legge sulla nota ministeriale consumando tali pistacchi si può incorrere in problemi di salute vista la presenza di Aflatossina B1 e Aflatossine Totali oltre i limiti consentiti dalla legge (Reg. Ce 1881/06 e s.m.i.).
Ma cosa provocano le aflatossine?
Le aflatossine rappresentano un rischio grave per la salute se presenti negli alimenti. Si tratta di un tipo di muffa in grado di produrre una sostanza chimica tossica. Le aflatossine in particolare sono un prodotto derivante dal metabolismo secondario, ovvero quello indotto in un organismo vegetale da fattori esterni, di alcune specie di microfunghi filamentosi come l’Aspergillus flavus e l’Aspergillus parasiticus.
Tali muffe si sviluppano su diversi prodotti vegetali tra cui anche cereali, semi oleosi, spezie e frutta secca in qualsiasi fase della produzione, dalla coltivazione all’immagazzinamento, passando per la raccolta.
Gli effetti dannosi sull’organismo che le aflatossine possono causare sono diversi e alcuni anche molto gravi fino alla distruzione delle cellule epatiche e aumento del volume epatico portando addirittura al cancro epatico.
Inoltre, essere possono causare: emorragie intestinali, inappetenza, apatia e febbre alta, problemi renali, anemia ed edema polmonare.
Ecco perché se si dovesse essere in possesso di questi lotti di pistacchi è bene non consumarli e riportali dove si sono acquistati.