Alcune tradizioni natalizie, vecchie forse quanto il mondo, sono state dimenticate: scommettiamo che queste 5 non le conoscevi ancora!
Natale significa gioia: famiglia, voglia di riunirsi attorno alla tavola per rievocare il calore del caminetto e i più fortunati che ne possiedono uno sanno quanto sia meraviglioso, subito dopo il cenone, sedersi davanti al fuocherello che brucia i rami, scoppiettanti. Insomma, solo il Natale permette di godere e percepire quella incredibile magia fatta di polvere di stelle e armonia, tanto da riscaldare il cuore più gelido di un Grinch.
Se il significato di questa festa è pressoché universale in tutto il mondo, non lo sono altrettanto le varie tradizioni natalizie. Veri e propri riti scaramantici oppure usanze tramandate di generazione in generazione, tutte ricche e antiche forse quanto il mondo. Ad esempio in Spagna viene realizzata la torta dei Re, un impasto ricco con gocce di cioccolato, canditi e altra frutta, in cui al suo interno viene nascosta una monetina. Chi la troverà avrà fortuna per il resto dell’anno nuovo!
O ancora, in alcuni paesi del Sud Italia è il papà o lo zio a vestirsi da Santa Claus, con annessa pancia finta e barbona, pronto a consegnare i doni ai figli e ai cuginetti. Insomma, come possiamo notare, di rituali veri e propri ne troviamo davvero tanti. Eppure alcune tradizioni nel mondo sono state quasi dimenticate, ma portano con loro storia, costumi e fantasia. Ecco perché oggi noi di Mammeincucina abbiamo pensato di rispolverarne ben 5, siamo sicuri che non le conosciate ancora!
5 tradizioni natalizie quasi dimenticate: è il momento di ricordarle con questa mini selection
Effettivamente, ogni famiglia tende a creare una propria tradizione natalizia, non solo con quanto detto prima, ma anche e soprattutto per portare di generazione in generazione un ricordo che possa rimanere vivo e lucido nella mente di tutti. Dai nonni ai nipoti e poi ancora ai figli e ai successivi nipoti che verranno.
Nonostante tante tradizioni derivino da un costume prettamente cattolico, tante altre invece abbracciano visioni più ampie e le loro storie sono a dir poco incredibili. Ecco perché abbiamo pensato di raccogliere per voi 5 tradizioni natalizie dimenticate nel mondo che siamo sicuri vi conquisteranno. Perché non le scopriamo insieme?
Tradizioni natalizie: i ragni di Natale
Può sembrare quasi macabro accostare l’immagine di un ragno alla festa di Natale, anzi, sembrerebbe più una confusione con la festa di Halloween, ma in realtà non è affatto così. È quasi d’obbligo in questo caso ricordare l’Ucraina, ancora colpita dalla guerra e che sicuramente in questo Natale non potrà gioire del calore familiare. Il popolo ucraino è solito decorare l’albero con palline, fiocchi, i classici addobbi insomma, ma con una particolarità: incastrare tra i rami delle ragnatele con piccoli ragnetti!
Ciò deriva da una leggenda secondo cui una donna povera, non potendosi permettere decorazioni costose, lasciò l’albero spoglio. Il mattino seguente lo ritrovò completamente coperto da ragnatele, che con la luce solare del primo mattino brillavano come fossero diamanti. In Polonia e in Germania invece,(oltre a preparare il Kugelhupf) trovare una ragnatela o un ragnetto tra i rami dell’albero è indice di tanta fortuna!
Le scopette sfortunate
Questa tradizione natalizia, seguita soprattutto in Norvegia, ma anche in alcune parti della Scozia, può far ridere, ma il motivo ha un fondo assoluto di ragione. Ogni anno infatti, dal 24 al 25 dicembre, tutte le famiglie nascondono scope, moci e palette in uno sgabuzzino buio e non le riprendono sino al termine dei due giorni di festa.
Il motivo? Essendo piuttosto superstiziosi, vi è ancora l’idea che durante la notte tra il 24 e il 25 gli spiriti maligni dei boschi si intrufolino all’interno delle case dei paesi per rubare le scope o qualsiasi cosa che possa somigliarle. Alcuni giurano di aver visto gli spiritelli cavalcarle in cielo per poter raggiungere facilmente le case da infestare. Quindi, onde evitare sciagure, magari anche noi il 24 potremo nasconderle!
Il tronchetto fortunato
Il alcune zone della Spagna vige questa tradizione un po’ particolare e strana, ma che è tutta una risata. Nei giorni che precedono il Natale infatti, ad un ceppo di legno vengono attaccati altri bastoncini per simulare le braccia e le gambe. Quest’ultimo diventerà un vero e proprio ospite, nutrendolo con caramelle e dolcetti, coprendolo di notte con coperte di lana e così via. Viene letteralmente coccolato.
La notte di Natale poi verrà inserito all’interno del camino, lasciato bruciare e…preso a colpi di legnetti! Il nostro tronchetto quindi farà la popò, ovvero quei dolcetti dati durante il periodo di coccole. Si dice che porti davvero tanta fortuna!
Il pollo natalizio
Se pensiamo al Natale, la prima immagine che ci viene in mente è un panorama innevato, tipico delle zone scozzesi, irlandesi oppure americane, ma in realtà anche il Giappone festeggia il 24 e il 25 dicembre. E lo fa in un modo tutto particolare! Infatti, dal 1974 ad oggi, anno di nascita di una famosa pubblicità del famosissimo fast food KFC, ogni giorno di natale milioni di giapponesi si riversano per le strade recandosi in uno dei tanti store a mangiare il famoso pollo fritto.
Con tanto di esclamazione ‘Kurisumasu in wa kentakkii‘ che significa proprio ‘Kentucky per Natale’! Ancora ad oggi questa usanza viene seguita sia per la Vigilia, sia per il pranzo.
La vera letterina di Santa Claus
Scrivere la letterina a Santa Claus chiedendo i regali poiché si è stati bimbi buoni è ormai usanza mondiale. I genitori si riuniscono insieme ai piccoli nella stesura di una lettera perfetta, con tanto di disegnini annessi e paroline dolci. Eppure in Canada è possibile spedire davvero una lettera al Polo Nord e si riceverà una risposta altrettanto reale!
Nonostante ad oggi quest’usanza non sia quasi più seguita dai bambini, in alcune zone è possibile trovare cassette postali adibite. Basta imbustare la letterina e apporre la dicitura Santa Claus, North Pole H0H 0H0. Se verrà spedita entro il 16 dicembre Santa Claus in persona risponderà!