Decisione senza precedenti per Alessandro Borghese che ha scelto di chiudere i suoi due ristoranti a Milano e Venezia. Ma cosa si nasconde dietro la scelta dello chef romano?
Diciamo pure come Alessandro Borghese ci abbia abituati a scelte, e anche a look, più che estrosi e stravaganti. Insomma, tra tutti, il bel Borghese è sicuramente lo chef più imprevedibile e istrionico, col suo fare sempre allegro, affabile e che mette sin da subito di buon umore. Non avrebbe allora il successo che ha il suo “4 ristoranti” giunto all’ottava edizione del programma e questa volta anche in giro per il mondo.
Eppure, in questi giorni si sta parlando di Alessandro Borghese per una sua scelta davvero senza precedenti e controcorrente. Nessuno, infatti, si sarebbe aspettato dallo chef romano la chiusura dei suoi due ristoranti “Il lusso della semplicità” di Milano e Venezia, proprio ora che le cose stanno andando a gonfie vele per lui.
Ma non solo. Dopo due anni di restrizioni a causa della pandemia di Covid-19 che ha anche diviso l’Italia in più zone e colori con la paura però costante del contagio, finalmente, si può festeggiare e vivere appieno lo spirito natalizio anche fuori casa. Ma allora perché Alessandro Borghese ha deciso di chiudere i battenti?
Alessandro Borghese chiude e sistema tutti per le feste
Ebbene sì, Alessandro Borghese ha deciso di chiudere entrambi i suoi ristoranti di Milano e Venezia per permettere al suo staff di stare insieme alla famiglia durante le feste. Di solito, infatti, i ristoranti raccolgono decine di prenotazione sia per la Vigilia che per il pranzo di Natale, lo chef romano, però, ha deciso che quest’anno tutti passeranno il Natale in compagnia dei propri cari.
“I giorni di Natale i miei ristoranti resteranno chiusi, così la mia brigata potrà trascorrere il Natale con la famiglia“, ha spiegato Alessandro Borghese intervistato da ‘La Stampa’, specificando come sia a Milano che a Venezia le saracinesche saranno abbassato dal 23 al 26 dicembre.
“Mi fa piacere che la mia brigata possa tornare dai parenti: io sono per il Natale a casa“, ha aggiunto ancora lo chef. “Milano e Venezia sono due città frenetiche: lavoriamo tutto l’anno con orari improponibili quindi almeno per le feste è giusto che tornino dai loro cari, che spesso vivono in Calabria, Puglia, Sicilia“.
E sarà anche un modo per tutta la brigata di Borghese di riposarsi e ricaricare le pile in vista, invece, del Capodanno esclusivo e scintillante a Venezia, sotto il segno dello stile unico e iconico dei ruggenti anni Venti.
“Porteremo la brigata di Milano a lavorare con quella di Venezia”, aveva dichiarato per l’occasione qualche giorno fa Alessandro Borghese a ‘Il Gazzettino’. “Stiamo studiando un menù divertente che strizzi l’occhio alla cucina della laguna”.