Scoperta sconcertante nei bastoncini surgelati, dopo averli cucinati una mamma ha fatto davvero un’amara sorpresa e ha consegnato ai social tutto il suo disappunto.
Alzi la mano chi non ha mai mangiato dei classici e semplici bastoncini surgelati. In realtà, tutti almeno una volta nella vita li abbiamo consumati. Sono pratici, veloci e la maggior parte delle volte ricordano anche abbastanza il pesce da poter presumere che il merluzzo ci sia davvero e non sia solo il vago ricordo di un’allucinazione importante e temporanea.
Insomma, non stiamo parlando di nouvelle cuisine, ma fanno la loro parte in cucina. In cinque minuti si preparano, in altre cinque si mangiano e in men che non si dica, il pranzo del martedì è salvo. Ma non finisce qui. In qualsiasi pubblicità, dal marchio più blasonato al più economico, di solito i bastoncini surgelati sono consumati proprio dai bambini.
E’ un modo come un altro, insomma, per avvicinarli al pesce. Nella maggior parte dei casi, infatti, raramente un bambino è avvezzo al consumo sistematico di pesce azzurro o grasso. Diciamo pure come sia una scoperta che si fa in tarda età, motivo per cui i bastoncini di pesce rappresentano alla fine un buon compromesso alimentare tra panatura dorata e croccante e merluzzo consumato settimanalmente, anche se a piccole dosi.
Ma cosa accade quando perfino i bastoncini surgelati non sono più buoni per i nostri figli? Lo si fa presente sui social, il più efficace dei passaparola in queste circostanze. Proprio come ha fatto una mamma qualche giorno fa che, dopo aver cucinato dei bastoncini, ha fatto un’amara scoperta.
Bastoncini surgelati e vermi: il racconto di una mamma sui social è da brividi
Solo ieri, cara mamma, ti avevamo parlato delle larve vive nelle alici marinate dolci e piccanti a marchio “Corcione Ingross di Cinzia Genovese”. Ora, diciamo pure come sia il turno dei vermi.
Questa disavventura culinaria è capitata a una mamma inglese di 28 anni, Rona Lovell, quando spezzettando i bastoncini di pesce surgelati di sua figlia, si è accorta di un ingrediente in più che sicuramente non compariva in etichetta. “Ho trovato un verme nel pesce“, ha spiegato Rona con un video postato successivamente sui social.
“Ho scoperto il verme quando ho aperto il bastoncino per mia figlia di due anni“, ha raccontato ancora la mamma. “L’ho tagliato e l’ho aperto, e ho visto sporgere la cosa verde raggomitolata all’interno del pesce. L’ho tirato usando una forchetta. Mi ha disgustato. Ho persino perso l’appetito“.
Non è, infatti, di certo il massimo trovare un verme nel piatto prima di addentare qualsiasi portata, a maggior ragione se la marca di bastoncini in questione è tra le migliori sul mercato. Quando facciamo acquisti, ci affidiamo molto alle marche che vanno per la maggiore, proprio perché abbiamo così la certezza di star comprando prodotti buoni e di una certa qualità.
Si attiva una sorta di “sesto senso” per gli acquisti in grado di scartare i prodotti qualitativamente inferiori. Ma non è sempre detto che funzioni questo “stratagemma”. Rona, infatti, ha comprato i bastoncini della marca Birds Eye, ovvero il Capitan Findus “italiano”.
Stiamo parlando di un’importantissima azienda americana, leader nel settore dell’export alimentare, tanto da fornire surgelati di qualsiasi tipo in tutto il mondo, Italia inclusa. “Ero anche scioccata perché mi fidavo di “Birds Eye“, ha spiegato ancora la 28enne.
“Abbiamo adorato i bastoncini di pesce di Birds Eye, ma non ne compreremo più. Tutto quello che posso dire è che, anche se pensi che un prodotto sia buono, è meglio ricontrollare tutto“, insomma l’attenzione non sarà mai troppa, specialmente in casi come questi di produzione massiva e iper industriale.
“Potrebbe essere solo una svista” – dice ancora Rona – “e così il verme sarà finito accidentalmente nel pesce, ma trovarlo nel cibo non è molto piacevole soprattutto se stai per servirlo ai tuoi figli“.