Quanto costa mangiare a Villa Crespi, il famosissimo ristorante di Antonino Cannavacciuolo? Questa è una domanda che si sono poste tantissime persone, ecco finalmente la risposta.
“Perché un napoletano si trova sul Lago d’Orta? Per Amore, amore per questo lavoro e per la mia famiglia”, così Antonino Cannavacciuolo ha spiegato la scelta della location di Villa Crespi.
Con vista sul lago d’Orta, la Villa – una dimora storica in stile moresco, risalente a fine ì’800 – nata come abitazione privata, è divenuta ben presto luogo esclusivo di soggiorno per poeti, nobili e regnanti, fino ad essere acquisita dallo chef e sua moglie nel ’99.
Cannavacciuolo ha un solo scopo: prendere momenti della sua vita, condirli con un po’ di sana passione e trasformarli in piatti da servire ai suoi clienti.
Il punto di partenza, non solo della sua stessa esistenza, ma di tutta la sua carriera è solo uno: Napoli, la città che gli ha dato i natali e a cui ancora oggi, anche se a chilometri di distanza, si sente ancora legatissimo, tanto da voler portare anche in Piemonte un po’ della sua Campania.
Proprio la sua terra, infatti, è sempre per lui fonte di ispirazione: le due regioni – quella di origine e quella di adozione – diventano così tanto vicine da fondersi. Le due tradizioni culinarie, così distanti tra loro, si uniscono nei piatti dello chef grazie alle materie prime d’eccellenza di cui dispone.
Infatti tra gli ingredienti che troviamo nei suoi piatti, abbiamo soprattutto la pasta campana (come quella di Gragnano, famosissima in tutto il mondo), ma anche formaggi e carni piemontesi.
Così mangiare a Villa Crespi diventa un’esperienza sensoriale vera e propria: da un lato abbiamo la location esclusiva vista lago che diventa un piacere per gli occhi, dall’altro abbiamo i piatti che Antonino Cannavacciuolo prepara con tutto il suo cuore, che diventano un piacere per il palato, ma anche per l’olfatto.
La sua cucina, infatti, è definita mediterraneo – creativa, perché è capace di unire presente e passato, tradizione e innovazione, Nord e Sud Italia. Ma non solo, perché è anche il suo modo di presentare i piatti a renderli unici: questi diventano così un mezzo per poter comunicare la sua personalità e la sua arte a chi li assaggerà.
Non a caso, Villa Crespi ad oggi ha due stelle Michelin, guadagnate con tanto impegno, tanta dedizione, tanta passione.
Ma non finisce neanche qui, perché anche gli amanti dei vini qui hanno modo di esprimersi: basti pensare che la cantina di Cannavacciuolo contiene ben 1.800 etichette, tanto che la carta dei vini è in continua evoluzione e contiene proposte sia nazionali che internazionali.
Detto ciò, quanto costa mangiare a Villa Crespi? Ecco il menù con tanto di prezzi.
Ecco quanto costa mangiare a Villa Crespi
Una domanda che in moltissimi si sono chiesti è quanto costa mangiare a Villa Crespi? Ecco finalmente la risposta.
Partiamo subito dagli antipasti: qui i prezzi vanno da 50 euro (sedano rapa, frutto della passione, aglio nero, animella al pomodoro, capperi, acciuga e levistico e rane al burro) a 70 euro (scampi di Sicilia alla “pizzaiola”, acqua di polpo, tonno vitellato e cubo di Carne di Boves, cipolla marinata, cetriolo, caviale e ostrica).
Passiamo ai primi: questi hanno un tutti lo stesso prezzo – 60 euro – fatta eccezione per il Cappellaccio alla genovese, quinto quarto di piccione che costa dieci euro in meno. Di quali piatti si tratta? La scelta è tra la linguina di Gragnano, calamaretti, salsa al pane di segale, il riso carnaroli, bottarga, midollo e ostriche e lo spaghetto allo zafferano, ricci di mare, quinoa croccante.
Passiamo poi ai secondi, che ovviamente si dividono in piatti di mare e di terra. Per quanto riguarda i primi i prezzi si aggirano tutti intorno ai 70 euro (parliamo del rombo Chiodato, conchigliacei, alghe marine, taccole, dell’anguilla alla beccafico, fegato grasso e dello sgombro, avocado, caviale e champagne), mentre ce n’è uno che ne costa 60 e cioè la triglia, zucchine alla scapece, provola.
Per quanto riguarda i secondi di terra, il prezzo è più o meno lo stesso. Troviamo il piccione con fegato grasso al gruè di cacao, salsa al Banyuls (70 euro), la quaglia con scampo e salsa yakitori (sempre 70) e la spalla di agnello glassata alle spezie (120 euro, ma è per almeno 2 persone, quindi sarebbero 60 euro a testa).
Infine ci sono i dessert, il cui prezzo ovviamente scende e anche di molto (è più o meno la metà rispetto alle altre portate). Tra le proposte troviamo Olio, olive e olivello, Mela verde, cocco e caffè, Fragola, rabarbaro, habanero, Pastiera e Viva l’Italia. Il prezzo di tutti è lo stesso, cioè 30 euro.
Mediamente quindi, chi vuole mangiare a Villa Crespi spenderà mediamente intorno ai 200 euro.
Chi preferisce comunque può scegliere tra diversi menù degustazione. Il primo si chiama Traccia, costa 190 euro a persona e comprende:
- Tonno vitellato
- Riso Carnaroli, bottarga, midollo e ostrica
- Sedano rapa, frutto della passione, aglio nero
- Rombo chiodato, conchigliacei, alghe marine, taccole
- Pre dessert
- Mela verde, cocco e caffè
Il secondo si chiama invece Itinerario dal Sud al Nord Italia, costa 210 euro a persona e invece propone:
- Scampi di Sicilia alla “pizzaiola”, acqua di polpo
- Linguina di Gragnano, calamaretti, salsa al pane di segale
- Triglia, zucchine alla scapece, provola affumicata
- Piccione, fegato grasso al grué di cacao, salsa al Banyuls
- Pre dessert
- Pastiera
Il terzo, infine, si chiama Mettici l’anima, è il più costoso tra i tre (il suo prezzo è di 240 euro) ed è composto da:
- Animella al pomodoro, capperi, acciuga e levistico
- Rane al burro
- Spaghetto allo zafferano, ricci di mare, quinoa croccante
- Anguilla alla beccafico, fegato grasso
- Quaglia, scampo, salsa yakitori
- Pre dessert
- Fragola, rabarbaro, habanero
Se vuoi sapere quanto costa anche mangiare nel ristorante veneziano di Alessandro Borghese, ecco tutta la verità.
In ogni caso chi decide di pranzare oppure cenare nei locali di chef famosissimi come Cannavacciuolo sa che dovrà spendere non poco, quindi probabilmente queste cifre erano in un certo senso prevedibili.