Se non vuoi ritrovarti con la casa piena di germi e batteri ecco come devi igienizzare le spugne e gli strofinacci con cui pulisci.
Spugne e strofinacci sono i nostri alleati nelle pulizie della casa: sanitari, cucina, mobili, seggioloni, mensole, e chi più ne ha più ne metta. Peccato che spesso dall’essere strumenti utili si trasformino in ricettacolo di germi e batteri fino a diventare un veicolo.
Purtroppo si tratta di un problema diffuso, quello della contaminazione batterica. Specie quando le spugne vanno a pulire luoghi come la cucina, dove ci sono alimenti o comunque sostanze organiche. E i bagni, dove per antonomasia si celano milioni di germi e batteri per ovvie ragioni.
Come fare allora a non trasformare spugne e strofinacci, nostri alleati nelle pulizie domestiche in nemici? Ecco come igienizzare questi strumenti utili e ogni quanto vanno gettati.
Igienizzare spugne e strofinacci: ecco come fare
Dai piatti ai sanitari, water compreso, dalle piastrelle di bagno e cucina ai mobili. I nostri alleati per svolgere le pulizie di queste superfici sono spugne e strofinacci ma siamo sicure di utilizzarle nel modo giusto?
Quello che molti non sanno è che dietro a questi “amici della pulizia” possono invece nascondersi milioni di germi e batteri. Già vi avevamo svelato cosa accade utilizzando la stessa spugna da cucina per troppo tempo.
Spugne e strofinacci se utilizzati per troppo tempo senza essere igienizzati rischiano di diventare un covo di microbi. Essi poi possono finire per contaminare i cibi e gli strumenti con cui cuciniamo se non siamo in grado di gestirli come si deve.
Ad esempio lasciare le spugnette bagnate sul fondo del lavandino può favorire la proliferazione batterica. Inoltre, in cucina è pericoloso perché si può verificare la contaminazione crociata tra superfici, utensili e cibo.
Se le spugne non vengono igienizzate o mantenute correttamente possono svilupparsi fino a un miliardo di batteri per ogni centimetro cubo. Anche gli strofinacci da questo punto di vista possono diventare come le spugne, veicolo di germi, specie se non vengono lasciati asciugare in luoghi puliti o se non vengono cambiati con una certa frequenza.
Per igienizzare le spugne possiamo semplicemente far bollire una pentola d’acqua, appena bolle spegniamo e immergiamo le spugne da cucina. Quindi versiamo per ogni litro d’acqua, circa 200 ml di aceto, e due cucchiai di bicarbonato.
Lasciamo a mollo fino a che l’acqua non si raffredda, e comunque per circa 10-15 minuti. A questo punto risciacquiamo e lasciamo asciugare.
Gli strofinacci invece vanno lavati in lavatrice a 60°C in questo modo saremo sicure di aver ucciso eventuali virus, batteri o germi presenti sopra di essi.
Infine, è importante sostituire periodicamente le spugne e gettarle di tanto in tanto, specialmente se non si igienizzano. Quella per i piatti andrebbe buttata ogni 3 settimane, quella per il lavello ogni 2 mesi, quella delle superfici della cucina ogni 3 mesi, così come la paglietta di metallo, che seppure non venga adoperata spesso è difficile da pulire rispetto alle spugne.
Per quanto riguarda il bagno, la spugna con cui puliamo il water dovrà essere cambiata ogni 3 settimane. Quella dei sanitari ogni 2 mesi, mentre quella per le superfici ogni 3 mesi.
Anche lo straccio per pulire ogni tanto va gettato e in questo caso si considera di utilizzarlo all’incirca per 2 mesi e poi cambiarlo.