I giudici di MasterChef Italia improvvisano oppure seguono un copione? Ecco tutta la verità, raccontata proprio da un ex concorrente.
Quanto c’è di spontaneo durante le puntate di Masterchef Italia e quanto invece è tutto frutto di un copione ben scritto?
Ovviamente, trattandosi di un programma tv, non potremmo mai aspettarci che sia tutto naturale al 100%. Sappiamo benissimo che tutto ciò che accade nel piccolo schermo deve sottostare sempre a tempi precisi, deve seguire una scaletta, deve essere concordato dall’inizio il più delle volte.
Questo però non significa che nei vari format non possa esserci spazio anche per l’improvvisazione: ma è anche il caso del cooking show più amato dagli italiani?
A svelare tutto quello che accade dietro le quinte di MasterChef Italia è stato Ivan Iurato, “vincitore morale” della seconda edizione, andata in onda a cavallo tra la fine 2012 e l’inizio del 2013.
In un’intervista rilasciata a Dissapore, Ivan Iurato ha rivelato tutto ciò che accade dietro le quinte di MasterChef, che ovviamente non va in onda.
Una cosa prima va detta e cioè il cooking show di recente è finito nella bufera per via di alcune affermazioni fatte da un ex concorrente.
Detto ciò, comunque una domanda a cui ha risposto Iurato riguarda quanto passa davvero tra la fine della prova e l’assaggio da parte dei giudici. La verità è questa: dopo una prova c’è bisogno dello spazio “beauty”, cioè quello durante il quale la telecamera inquadra i piatti da diverse angolazioni.
Ovviamente, soprattutto nelle prime fasi del programma, quando i concorrenti possono essere addirittura 20, i tempi sono molto dilatati. C’è da dire che questo, però, lascia il tempo ai giudici di farsi un’idea di cosa ha fatto ognuno di loro.
In sostanza, tra la fine della preparazione e l’assaggio può arrivare a trascorrere addirittura un’ora intera. Niente paura però: i giudici assaggiano il cibo anche prima che le telecamere si accendano, quindi il problema del piatto diventato freddo non si pone più di tanto.
Un’altra curiosità interessante riguarda i commenti dei concorrenti: quando vengono registrati? La verità è questa: i cosiddetti confessionali vengono registrati durante i tempi morti del programma.
C’è da dire che ogni autore si prende cura di un gruppo di concorrenti, quindi ognuno di loro ha una figura di riferimento, con cui parlerà sia a telecamere accese che spente.
Qual è la giornata tipi dei concorrenti? Si svegliano intorno alle 9, registrano le prove principali – cioè Mistery box e Invention test – che, come abbiamo anticipato, durano parecchio.
Nel frattempo, nei tempi morti, ognuno di loro registra i vari confessionali: all’inizio si parla di quello che accade in generale, ma durante i tempi di attesi del verdetto dopo le prove, l’argomento principale è proprio ciò che è accaduto in gara.
Tutti parlano al presente per dare l’idea che e registrazioni siano avvenute in concomitanza alla sfida, cosa fisicamente impossibile, siccome i concorrenti non potrebbero trovarsi in più luoghi contemporaneamente.
Dopo la prova, c’è il tempo di un altro confessionale sull’esito della prova e poi la giornata – almeno quella “lavorativa” – è terminata.
Un’altra domanda fatta da Dissapore è quanto ci sia di spontaneo nelle battute dei giudici di MasterChef Italia. La verità è che ognuno di loro ha un auricolare, che gli permette di ricevere informazioni da parte degli autori in tempo reale.
Detto ciò, ci sono chiaramente delle formule scritte che i giudici devono ricordare per introdurre la sfida: in questo caso ogni giudice si attiene ai suggerimenti, personalizzandoli al massimo con i loro tormentoni personali.
In tutto il resto delle registrazioni, però, ognuno di loro improvvisa, soprattutto nel momento in cui deve giudicare i piatti.
Ivan Iurato comunque si è anche esposto su chi fosse il giudice più disponibile con gli altri. Fermo restando che la regola generale è che non si fraternizzi troppo con i concorrenti, per non farsi condizionare da eventuali simpatie ed antipatie, c’è un giudice – che oggi però non ricopre più questo ruolo in Italia – particolarmente socievole.
Siccome parliamo della seconda edizione del cooking show, sappiamo che all’epoca i giudici erano Bruno Barbieri (l’unico ad essere rimasto e ad esserci ancora oggi), Carlo Cracco e Joe Bastianich. Ebbene, proprio quest’ultimo è stato definito dall’ex concorrente il più simpatico: addirittura offriva ai concorrenti un bicchiere di vino proveniente dalla sua cantina.
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