L’insalata in busta per quanto comoda deve rispettare alcune regola: hai mai osservato con attenzione il sacchetto, ecco perché dovresti farlo.
Comode, pratiche, veloci, alzi la mano chi non ha mai acquistato le insalata in busta, già lavate e tagliate e pronte al consumo. Se dobbiamo mangiare un pasto al volo, magari perché abbiamo l’esigenza di tornare al lavoro questa soluzione è sicuramente tra le preferite.
Ovviamente però questo tipo d’insalata per quanto molti la prediligano è sicuramente da tenere d’occhio rispetto alla classica che invece laviamo e tagliamo da soli. L’insalata nelle buste, infatti, deve rispecchiare alcuni canoni.
Quello a cui si deve prestare maggiormente attenzione lo troviamo proprio nella busta: scopriamo allora perché dovremmo osservare bene il sacchetto e i particolari a cui occorre fare caso.
Lattuga, rucola, valeriana, spinacino, radicchio e chi più ne ha più ne metta. Ormai tutti i tipi di insalata si possono acquistare nelle buste, già lavate e tagliate. Se pensiamo, una vera e propria comodità.
A volte il pensiero di dover lavare un’insalata fresca, se siamo di fretta, ci toglie la voglia di consumarla. Se infatti la vogliamo lavare come si deve, dovremmo prendere ogni singola foglia, sciacquarla bene per eliminare i residui di terra, quindi metterle a bagno in acqua e bicarbonato, attendere 15 minuti e poi risciacquare di nuovo.
Un lavoro, insomma, abbastanza lungo, che se si ha fretta, evitiamo di fare. E allora la soluzione che tanti prediligono per mettersi a tavola nel minor tempo possibile, è quella di acquistare l’insalata in busta.
Ma per quanto pratica e comodo quali sono i dettagli a cui dovremmo fare caso? Nel corso degli anni abbiamo sentito parlare di diversi casi di contaminazione delle insalate a causa di microorganismo e batteri. Tra i vari uno studio dell’Università di Torino del 2019, che aveva condotto la ricerca prendendo a campione 100 buste di insalata pronta.
Quello che aveva rilevato erano microorganismi che la sola acqua non consentiva di eliminare del tutto dall’insalata. Non solo, una volta aperta, questi microrganismi aumentavano.
Inoltre, sempre nel 2019 il Salvagente aveva rilevato tramite un test tracce di metalli pesanti e pesticidi nelle insalate in buste.
La buona notizia è che recentemente ci sono stati altri test che hanno invece dimostrato che le insalate di oggi sono sane e prive di contaminazioni batteriche.
Ma quali sono gli aspetti di cui tenere conto quando si acquista un’insalata in busta?
Intanto bisogna leggere la data di scadenza e acquistare quelle con una data più lontana se non siamo sicuri di consumarla subito.
Controlliamo poi che la busta non sia rovinata o aperta, in tal caso oltre a non acquistarla meglio avvisare il punto vendita così che possano provvedere allo smaltimento. Inoltre, la confezione non dovrà essere gonfia perché in tal caso significa che c’è stata una proliferazione batterica.
Infine, importante è leggere se il prodotto è stato preventivamente lavato o meno. In genere c’è scritto sulla busta e se non è stata lavata occorre provvedere al suo lavaggio. Per farlo nella maniera corretta si procede così.
Quindi, consumare l’insalata in busta va bene, a patto di controllare questi piccoli aspetti.
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