Se non vuoi rincorrere rischi per la salute, non mangiare assolutamente questa frutta secca, scopriamo di quale si tratta.
Oggi parleremo del richiamo della frutta secca, un marchio e un lotto di produzione in particolare sono stati tolti dal mercato per rischio chimico. Cosa significa?
Il motivo del richiamo è presenza di aflatossine nelle arachidi oltre i limiti, quindi un rischio davvero importante, che potrebbe mettere in pericolo la salute dell’uomo.
I motivi per cui i prodotti alimentari possono essere richiamati dalla vendita sono diversi. Costantemente vengono effettuati controlli per tutelare la sicurezza del consumatore. Alcune volte il richiamo avviene dall’azienda stessa o non dagli operatori alimentari del settore. Scopriamo quindi il nome del marchio delle arachidi e il lotto di produzione ritirato dal mercato.
Richiamo di arachidi per presenza di Aflatossine
Sul potale del Ministero della Salute si evince il richiamo di arachidi per presenza di Aflatossine superiore al limite.
Il marchio coinvolto è Alesto, la denominazione di vendita è Arachidi in guscio tostati, il nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato è Lidl Italia S.r.l
La data del richiamo è del 13/09/2022. Il Marchio del prodotto non è dichiarato nel documento. Il nome del produttore è Ciavolino Daniele & Figli Roma S.r.l .
La sede dello stabilimento è via Campo di Carne 20/4, 00040 Ardea, nella città metropolitana di Roma Capitale.
Il lotto di produzione è 19522P e la data di scadenza o termine minimo di conservazione è 07/2023. Le arachidi vengono vendute in confezioni da 500 grammi.
Il motivo del richiamo è per rischio chimico, in seguito ad analisi su campione del prodotto sono state riscontrate tracce di Aflatossine, oltre ai limiti.
Pertanto l’azienda consiglia di non consumare assolutamente il prodotto, va consegnato al punto vendita Lidl d’acquisto per il rimborso.
Le aflatossine sono micotossine prodotte da due funghi Aspergillus flavus e Aspergillus parasiticus che vivono in zone calde e umide. Possiamo trovare questa aflatossine in diversi prodotti come noci, arachidi, spezie, riso e mais.
Cosa potrebbe accadere? I funghi che producono aflatossine possono contaminare le colture nei campi nel momento in cui si provvede al raccolto. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, le aflatossine hanno la capacità di creare danni alla salute (tossicità) sia a breve-medio termine, sia cronici.
L’organo bersaglio è il fegato, aumentando esponenzialmente l’insorgenza tumorale, proprio l’aflatossina B1 è classificata come un cancerogeno del gruppo 1, il più pericoloso.