Quando cuciniamo può capitare di gettare gli scarti alimentari nel lavello della cucina. Ecco cosa non devi assolutamente mandare giù per lo scarico per evitare spese inutili di ripristino
Quante volte, quando stiamo cucinando, ci capita di accumulare gli scarti delle nostre preparazioni nel lavello della cucina pensando non sia una cosa grave. Ci capita quando peliamo le patate, quando puliamo un taglio della carne, quando puliamo la verdura, se stiamo preparando un dolce o una frittata ed in tante altre occasioni.
Il nostro lavello è apparentemente il luogo più ‘comodo’ per accumulare gli scarti degli alimenti che stiamo usando e, prese dalla fretta, li lasciamo lì dentro per decine di minuti, continuando ad usare il lavello e facendo scorrere sopra di essi il getto di acqua, sperando che il filtro riesca a bloccare il flusso di questi scarti nelle tubature, ma così non è.
Ecco allora che, giorno dopo giorno, piccoli scarti di cibo o di oggetti finiscono nelle tubature del nostro lavello ed un bel giorno, senza preavviso, il lavello non drena più, incorrendo in antipatiche procedure di pulizia casalinga nel migliore dei casi, chiamando un idraulico invece quando il danno è irrecuperabile.
Ecco allora che vi forniamo tutti gli scarti che assolutamente non devono defluire nelle nostre tubature per evitare di otturarle in maniera seria, spendendo così soldi per il ripristino del lavello.
Quali sono gli scarti che non devono finire nelle tubature del lavello della cucina
- Bucce di patata: le bucce delle patate sono molto porose e, oltre ad otturare lo scarico per le loro dimensioni e per la difficoltà a degradarsi in poco tempo, a contatto con un eccessivo flusso di acqua, una volta nella tubatura, possono gonfiarsi ed intasare il flusso di acqua
- Piccoli semi ed ossicini di carne: seppur di piccola dimensione, semi di frutta e frammenti di ossa di carne, sono dei nemici fastidiosissimi per le nostre tubature. Anche questi, non ‘sciogliendosi’ a contatto con l’acqua, potrebbero rimanere incastrati nelle nostre tubature e, a lungo andare, intasare del tutto lo scarico del nostro lavello. Quando puliamo un piatto dopo il pasto è buona usanza, prima di riporlo nella lavastoviglie, sciacquarlo sotto l’acqua corrente, ma questo deve essere fatto solo dopo aver pulito bene il piatto nella pattumiera dell’umido con un tovagliolo di carta. Solo così tutti i piccoli frammenti di cibo non finiranno nello scarico che sarà salvo da ogni intasatura.
- Olio esausto: l’olio che utilizziamo per le nostre preparazioni, che sia per la frittura o il grasso che si genera dalla cottura di burro o carni particolarmente grasse, seppur liquido appena usato, a contatto con l’acqua fredda per diverso tempo, può solidificarsi nelle tubature, ostruendole come un qualsiasi alimento solido. Inoltre l’olio utilizzato in cucina è un elemento altamente inquinante, per questo, dopo l’utilizzo, va messo in un contenitore e consegnato negli appositi centri di raccolta per evitare che danneggi il nostro pianeta.
- Farine: la farina, da qualsiasi materia prima sia stata ricavata, è un’altra acerrima nemica delle nostre tubature a causa della sua consistenza ‘collosa’ quando entra a contatto con un elemento liquido. Per questo, lasciare che grandi quantità di scarto di farina finiscano nel nostro scarico, potrebbero otturarlo in poco tempo. La farina infatti potrebbe ‘attaccarsi’ alle pareti delle tubature e rimanere li per diverso tempo, accumulandosi di volta in volta e potrebbe ‘catturare’ nel frattempo anche altri scarti alimentari che, uniti, sarebbero una vera e propria bomba ad orologeria per i nostri scarichi!
- Pasta e riso: i residui di pasta e riso, molto presenti nei nostri lavelli quando si scolando prima del pasto, o dopo aver mangiato perché presenti in piccole quantità nei nostri piatti, sono molto pericolose per i nostri lavelli. Come accade in cottura infatti, la pasta ed il riso, a contatto con l’acqua, che sia calda o fredda, tendono a gonfiarsi in poco tempo. Per questo, se presenti nelle nostre tubature, potrebbero creare velocemente ingorghi difficili da rimuovere.