Non tutti sanno che esiste una differenza tra il termine minimo di conservazione e data di scadenza, per questo ci siamo noi!
È importante conoscere la differenza tra il termine minimo di conservazione e data di scadenza, ma non tutti sono a conoscenza, ma le due diciture non vanno assolutamente confuse!
Un po’ tutti quando si recano al supermercato a fare la spesa prima di mettere un determinato cibo nel carrello, cercano subito la data di scadenza. Per alcuni alimenti è essenziale rispettare tale data.
Sarebbe opportuno sapere che c’è una differenza tra la data di scadenza e il termine minimo di conservazione, oggi toglieremo tutti i dubbi.
Termine minimo di conservazione e data di scadenza
In Italia e non solo, il cibo viene sprecato, secondo la statistica ogni anno un terzo di tutto il cibo prodotto nel mondo non viene consumato. Purtroppo lo spreco alimentare è sempre più frequente, una tematica spesso affrontata. Il più delle volte c’è anche l’errore da parte del consumatore finale, di buttare via il cibo quando non è ancora necessario.
Se non si hanno le giuste informazioni a riguardo si rischi di buttare via il cibo non ancora scaduto, ma come è possibile? La risposta è semplice si butta via anche il cibo non scaduto!
Non tutti conoscono la differenza fra data di scadenza e il termine minimo di conservazione. Gli alimenti sono diversi, alcuni sono più deperibili di altri, quindi devono essere consumati in fretta come uova, latte, formaggi, yogurt, carne, pesce. Per altri alimenti come biscotti, pasta, farina, hanno un tempo di conservazione più lungo.
La scadenza di un prodotto alimentare si stabilisce in base a diversi fattori come materia prima, processo di lavorazione, confezionamento e conservazione del cibo stesso! Si devono tener presenti alcuni fattori come il pH, l’acqua libera, temperatura, non solo, anche le condizioni in cui possa favorire la proliferazione di batteri.
Quindi in base a questi fattori si stabilisce se il prodotto deve essere consumato entro la data di scadenza, piuttosto che in un periodo più lungo.
Quando si parla di data di scadenza, in etichetta c’è la dicitura: “da consumarsi entro… “, quindi oltre quella data il prodotto non deve essere assolutamente consumato! In questo caso si fa riferimento alla sicurezza del prodotto, oltre quella data stabilita non è sicuro utilizzare il prodotto, potrebbe risultare pericoloso per la salute. Se hai del latte in scadenza, scopri cosa fare!
Invece il termine minimo di conservazione è diverso, sull’etichetta c’è specificato ” da consumarsi preferibilmente entro...”. In questo caso invece si fa riferimento alla qualità del prodotto indica quindi la data entro la quale l’alimento mantiene correttamente non solo le proprietà nutrizionali, ma anche le caratteristiche sensoriali o organolettiche. Dopo tale data l’alimento avrà una minore qualità.
Da oggi non avrai più dubbi a riguardo!