Integratori e alimenti sequestrati dai Nas, sospese alcune attività commerciali

I Nas hanno ritenuto opportuno ritirare dal mercato sia integratori che alimenti non conformi alle norme vigenti, sospendendo alcune attività commerciali.

Al fine di tutelare la salute del consumatore si effettuano rigidi controlli. Questa volta sono stati proprio i Nas che hanno ritenuto opportuno sequestrare sia alimenti che integratori. Non solo, hanno provveduto a chiudere alcune attività commerciali.

integratori alimenti sequestrati
(Canva photo)

I controlli li ha disposti il Comando Carabinieri, sono stati i Nas di Parma, il Nucleo Anti Sofisticazioni che ha provveduto a smantellare un traffico illecito di integratori alimentari e di sostanze dopanti. In una farmacia di Parma i Nas hanno ritirato diverse quantità di integratori e alimenti. Cerchiamo di capire quali prodotti sono stati sequestrati dal mercato.

Integratori e alimenti sequestrati dai Nas: scopriamo

I Nas di Parma eseguono diversi controlli proprio al fine di tutelare i consumatori, ma questa volta non solo alimenti, ma anche integratori le autorità hanno deciso di sequestrare. Il nucleo dei Nas ha riscontrato che in una farmacia della provincia di Piacenza si commercializzava un integratore alimentare irregolare.

integratori alimenti sequestrati
(Canva photo)

In particolar modo si tratta di integratori per la disfunzione erettile che ahimè non presenti nel registro nazionale degli integratori del Ministero della Salute.

La conferma da parte dei Nas si è avuta dopo successivi accertamenti. I controlli sono proseguite presso l’azienda madre dell’integratore, ossia in provincia di Cremona. I Nas non hanno potuto che sequestrare ben 83.000 confezioni dello stesso integratore. Il totale è di 3 milioni di compresse, il valore di mercato è di circa 2,5 milioni di euro.

Nel frattempo l’azienda ha ricevuto una sanzione amministrativa, l’importo è di 6.666 euro perché ha commercializzato l’integratore alimentare non presente nel registro nazionale degli integratori del Ministero della Salute.

Non finisci qua, i Nas dopo i controlli effettuati direttamente nei ristoranti hanno riscontrato che alcuni alimenti erano conservati in locali abusivi e sprovvisti di regolari autorizzazione sanitari.

L’operazione eseguita in esercizi di ristorazione nelle provincie di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Le norme di corretta prassi igienica non erano per nulla rispettate. C’erano anche mancanze nella gestione e nel riutilizzo di materie prime e prodotti finiti, dai controlli è emerso che alcuni alimenti erano scaduti. Gli alimenti quindi erano in “cattivo stato di conservazione”.

I locali e depositi di alcuni ristoranti erano abusivi senza autorizzazione sanitaria, quindi i Nas hanno provveduto a sospendere le attività di 12 ristoranti. Di recente anche un altro sequestro da parte dei Nas ha interessato alcune aziende.

Il sequestro amministrativo ammonta a circa 8.000 kg di alimenti (per un valore di oltre 100.000 €), sommate poi delle sanzioni amministrative per un importo di circa 75.000 €.

I locali chiusi erano situati in provincia di Forlì-Cesena. Anche un ristorante thailandese nel mirino dei Nas. Le condizioni igienico-sanitarie erano molto scarse, non solo nella cucina, ma anche i locali in manipolavano gli alimenti.

Invece nella provincia di Ravenna hanno rinvenuto in una rosticceria cinese della carne congelata in pessimo stato di conservazione. In provincia di Bologna i Nas hanno interdetto le attività di un ristorante di cucina asiatica, che non eseguiva il preventivo abbattimento termico di alcuni prodotti ittici.

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