Antonino Cannavacciuolo ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, che per molti è stata una risposta ad Alessandro Borghese. Ecco cosa ha detto.
Antonino Cannavacciuolo di recente ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, anzi nello specifico a Cook.
Lo chef ha parlato di sua moglie, Cinzia Primatesta, del loro amore iniziato quando erano giovanissimi, del loro rapporto oggi, più stretto che mai. I due hanno due figli, collaborano, sono una squadra a tutti gli effetti e questo non è cambiato mai.
Ma Antonino Cannavacciuolo ha parlato anche dei suoi inizi, della sua gavetta e alcune sue parole potrebbero essere – volutamente oppure no – anche una risposta alle affermazioni del suo collega Alessandro Borghese, che tanto hanno fatto scalpore.
Quest’ultimo ha parlato della gavetta come momento per imparare ed ha paragonato la possibilità di apprendere ad uno stipendio. Come la pensa Antonino Cannavacciuolo a questo proposito?
Antonino Cannavacciuolo e le parole sulla sua gavetta (che potrebbero nascondere una frecciatina a Borghese)
Antonino Cannavacciuolo, come abbiamo anticipato, nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha parlato molto del suo rapporto con sua moglie Cinzia Primatesta.
A questo proposito ha detto che tra di loro c’è un rapporto di amicizia e che spesso lei dice di volersi fermare con il lavoro per godersi la vita, ma poi mette sempre qualcosa di nuovo sul tavolo.
Del resto, i due lavorano insieme da tantissimi anni, dai tempi in cui hanno aperto Villa Crespi, che a breve sarà rinnovata: saranno ridotti i giorni di apertura, e i tavoli saranno più “ristretti”, così il ristorante così sarà più esclusivo”.
Quando i due hanno iniziato a collaborare e sono diventati una squadra – tanto nella vita quanto nel lavoro – erano gli anni ’90 e da allora la loro voglia di crescere non si è mai arrestata.
Come ha detto lo stesso chef, entrambi sono due “drogati di crescita, di sviluppo, di sfide” e pensano sempre al lavoro. Addirittura in viaggi di nozze lui ha portato le ricette che stava progettando mentre lei capiva come far quadrare i conti.
Antonino Cannavacciuolo ha anche raccontato che per lui il suo lavoro è la sua più grande passione e che passa anche gran parte del suo tempo libero a cucinare. Lo ha fatto anche durante il lockdown (dalle 11 alle 16 stava in cucina in pratica). E lo fa ogni volta che può.
Sarà chef per tutta la vita insomma, perché per lui “il cibo rende sempre la vita felice” ed infatti anche le diete, uno “stress mentale”, dovrebbero essere sostituite dalla “rieducazione alimentare”.
A quel punto Antonino Cannavacciuolo inevitabilmente ha parlato della sua gavetta ed altrettanto inevitabilmente la mente di molti è andata ad Alessandro Borghese ed alle sue parole sui giovani che oggi non vorrebbero lavorare.
Se non conosci la polemica nata intorno alle dichiarazioni di Alessandro Borghese, ecco ciò che c’è da sapere al riguardo.
Lo chef parlando dei suoi inizi ha detto: “Io ho cominciato da ragazzo facendo stage gratis e pagandomi l’alloggio in Francia. Ma la mia è stata una scelta che ho voluto fortemente fare. I tempi, però, sono cambiati: una giusta gavetta quando si è giovani ci vuole ma chi lavora oggi chiede, oltre a uno stipendio degno, più qualità e tempo a disposizione”.
Lo chef ha poi continuato dicendo che il mondo cambia, che il padre ha lavorato più di lui e probabilmente i suoi figli lavoreranno di meno rispetto a lui, ma questo è il risultato dei tempi che corrono inesorabilmente.