Se sei una donna over 50 sappi che russare potrebbe essere pericoloso: da atto comune potrebbe infatti diventare rischiosissimo. Ecco perché.
Russare può essere fastidioso soprattutto per la persona con cui si dorme e all’apparenza può sembrare un atto normalissimo (più o meno lo è in effetti).
Le sue cause possono essere molteplici e sappiamo che questa è una condizione davvero molto comune e diffusa.
La roncopatia – questo il suo termine scientifico – differisce tra uomo e donna. Nel caso delle donne spesso è passiva, nel senso che è una conseguenza di quella del compagno e diventa così un fenomeno clinico – sociale.
Eppure russare – che di per sé non è una malattia – potrebbe diventare una vera e propria patologia e sfociare nella sindrome delle apnee ostruttive del sonno, soprattutto se la donna in questione ha più di 50 anni.
Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Clinical Medicine ha anche spiegato perché russare è più pericoloso nelle donne over 50. Ecco cos’è emerso.
Ecco perché per una donna over 50 è più pericoloso russare
Partiamo subito dicendo che per apnea ostruttiva intendiamo quella derivante da un’ostruzione oppure un collasso delle vie respiratorie superiori.
Questa può portare a portare a condizioni mediche avverse anche molto gravi, come malattie cardiovascolari, ipertensione, infarto e ictus.
Lo studio pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Clinical Medicine ha preso in esame 116 donne, divise in due gruppi di età: alcune in pre – menopausa (cioè tra i 20 ed i 40 anni) ed altre in post – menopausa (dai 55 anni in poi).
Ogni partecipante ha dovuto compilare in questionario relativo alle sue abitudini in fatto di sonno, come ad esempio eventuali abitudini di digrignare i denti durante la notte, oppure risvegli bruschi conditi da stanchezza e mal di testa.
Dai risultati dello studio è emerso che circa il 15% delle donne in menopausa è a rischio di apnea notturna, contro il 3,5% delle donne di età più giovane.
L’11% delle donne che russano a loro volta corrono il rischio di sviluppare apnee notturne, contro l’1% delle donne che non russano.
Esistono diversi tipi di apnea, ma quella ostruttiva è la più comune in assoluto e, in casi estremi, deve essere trattata con un intervento chirurgico.
Tra i sintomi osservati, vi erano:
- affaticamento,
- mal di testa,
- dolori muscolari appena svegli,
- insonnia,
- condizioni di sovrappeso,
- digrignamento dei denti.
Come abbiamo detto, le apnee notturne, se non curate, possono portare a problematiche molto più serie, ecco perché è importante diagnosticarle per poter trovare un rimedio.
Sappiamo che in linea generale comunque sono gli uomini ad essere più colpiti da questo fenomeno, anche se non parliamo di percentuali alte: il 4 – 7% degli uomini ne è colpito, contro il 2 – 4% delle donne.
Tutto questo fino ai 60 anni, quando la percentuale diventa uguale ed è dell’11% circa.
Quindi è chiaro che, sia guardando lo studio in questione, sia guardando i dati che conosciamo dopo la menopausa questi disturbi diventano molto più frequenti nelle donne.
A questo c’è una spiegazione. Le donne in età fertile producono molti più estrogeni e sembra esserci una connessione tra questi ed il russamento, anche se la relazione non è mai stata dimostrata, ma resta – almeno per adesso – un’ipotesi accreditata.
Dobbiamo specificare che esistono diversi fattori di rischio per le donne, che non differiscono affatto da quelli maschili. Tra questi ricordiamo:
- l’età
- il sovrappeso
- il fumo
- l’alcol
- i pasti abbondanti prima di andare a dormire
Per ovviare al problema del russamento, quindi, alcuni rimedi potrebbero essere non mangiare troppo la sera, avere un’alimentazione sana e cercare di non essere in sovrappeso, evitare fumo ed alcolici.
Esistono poi delle schiume a base di alghe che si spruzzano in bocca prima di andare a dormire e contengono una sostanza emolliente che ammorbidisce il tratto faringo – laringeo e riduce il disturbo.
A proposito di pericoli, ormai è allerta pesticidi nella pasta e sappiamo che attualmente solo un marchio si salva.
In ogni caso, la cosa più importante è ricordarsi che in presenza di disturbi legati al russamento è necessario recarsi da uno specialista. Esistono esami specifici, come la polisonnografia, che è fondamentale per diagnosticare alcune patologie correlate al sonno.