Dopo Alessandro Borghese, anche Flavio Briatore denuncia la scarsa voglia dei giovani di lavorare. Ecco cosa ha detto in una recente intervista rilasciata dal Corriere della Sera.
Flavio Briatore, imprenditore noto in tutto il mondo, non ha un solo ristorante, ma un vero e proprio impero, distribuito in tutto il mondo.
A guardarlo da fuori, nessuno penserebbe che anche lui, il re dell’imprenditoria, abbia problemi nel reclutare il personale, ma in realtà è così.
In un’intervista al Corriere della Sera, pubblicata pochi giorni dopo quella rilasciata da Alessandro Borghese, incentrata sulla scarsa voglia di lavorare da parte dei giovani, Briatore ha difeso a spada tratta lo chef.
Anche secondo Flavio Briatore i giovani cercherebbero lavoro in realtà quasi sperando di non trovarlo. La sua teoria è molto chiara: ecco cosa ha detto.
Flavio Briatore difende Alessandro Borghese ed attacca i giovani
Intervistato dal Corriere della Sera, Flavio Briatore ha parlato dei giovani e dei suoi problemi nel trovarli per farli lavorare nei suoi ristoranti.
Solo pochi giorni prima di lui, anche Alessandro Borghese aveva parlato dello stesso problema, ricevendo anche non poche critiche.
Briatore ha ammesso però di non avere alcun problema a Dubai, ma di averlo solo in Italia, Francia ed Inghilterra (qui però secondo lui il problema sarebbe stata la Brexit).
Qual è il vero problema in Italia invece secondo lui? Il reddito di cittadinanza, che permette ai giovani di guadagnare senza però dover lavorare e che, a detta sua, sarebbe diventata per loro ormai quasi un’ambizione.
L’imprenditore ha infatti affermato: “Ai miei tempi l’ambizione era diventare impiegato, ora è prendere il sussidio. Molti non si vogliono più sacrificare, stanno attaccati ai social e pensano che quella sia la realtà”.
Briatore ha dichiarato che spesso durante i colloqui di lavoro i giovani gli chiedono di poter avere i fine settimana liberi e che in questo caso però non li prende neanche più in considerazione.
Quando si lavora nel mondo della ristorazione, infatti, come ha esplicitamente dichiarato, avere i weekend liberi è letteralmente impossibile.
Quando fai questo tipo di lavoro, infatti, puoi staccare in alcuni momenti, ma se hai delle responsabilità devi comunque esserci sempre, che sia sera, domenica, oppure un giorno di festa.
Del resto, il mondo del lavoro è fatto di sacrifici. Per quanto riguarda gli stipendi, poi, si apre un altro capitolo molto lungo.
Come ha affermato Flavio Briatore, lui ha sempre pagato bene tutti, ma non si può modificare “tutto il sistema lavorativo perché i giovani non hanno voglia di lavorare”.
Secondo lui, infatti, il succo del discorso è che oggi i giovani hanno perso il valore del lavoro, mentre ai suoi tempi lui raccoglieva “le mele per due soldi”, ma lo faceva sempre con passione.
La soluzione secondo Briatore? Sospendere il reddito di cittadinanza nei mesi estivi, cioè da aprile ad ottobre.
Così l’Italia, un Paese che vive di turismo, potrebbe trovare facilmente lavoratori stagionali, anche perché chi vale davvero un lavoro fisso lo troverebbe lo stesso.
Ha poi aggiunto che secondo lui il reddito di cittadinanza andrebbe dato solo alle famiglie bisognose e non ai giovani.
A questo proposito ha infatti dichiarato: “L’Italia non può dare contributi a fondo perduto a chi non lavora, così si spinge la gente a vivere di elemosina. Piuttosto si riduca il cuneo fiscale: se lo Stato si prende meno tasse, al dipendente resta in tasca di più”.
Per lui inoltre questo aiuterebbe anche i giovani a trovare la motivazione e la passione per il lavoro, perché il segreto è amare quello che si fa.