Quanto zucchero va messo nel caffè quando siamo a dieta? E quando non lo siamo? Dovremmo davvero rassegnarci a bere il caffè sempre amaro?
Tutti questi interrogativi attanagliano da sempre gli italiani, tra i maggiori consumatori di caffè al mondo ma, soprattutto tra i migliori intenditori.
Secondo, appunto, gli intenditori, il caffè andrebbe sempre preso amaro per non alterarne l’aroma e per apprezzarne appieno il gusto.
Ad alcuni pare addirittura che il caffè piaccia più amaro che zuccherato, ma la verità è che la maggior parte delle persone non può rinunciare a dolcificare il caffè.
Per questo motivo è importante capire qual è l’apporto calorico di un caffè zuccherato ma, soprattutto, quanto incide sulla dieta un caffè con una certa quantità di zucchero.
Quanto fa ingrassare lo zucchero da mettere nel caffè?
Il motivo per cui mettiamo lo zucchero nel caffè è uno solo: il gusto. Per questo, prima di pensare a quanto ci faccia ingrassare un caffè zuccherato, è fondamentale capire come mediare tra il gusto e la salute.
Lo zucchero è un alimento estremamente calorico, come sappiamo tutti. Lo zucchero bianco classico contiene 392 calorie ogni 100 grammi.
Considerando che un cucchiaino medio di zucchero e una bustina da bar contengono 5 grammi di zucchero, significa che ognuno di essi apporta alla nostra dieta circa 20 calorie.
Potrebbe sembrare davvero poco (e in effetti 20 calorie al giorno non hanno mai fatto ingrassare nessuno), tuttavia bisogna porsi nell’ordine di pensiero che la quantità di caffè zuccherati che prendiamo al giorno è il dato da tenere veramente in considerazione.
Immaginiamo, per esempio, di prendere 4 caffè zuccherati al giorno, si tratta di circa 80 calorie. Moltiplicate per un una settimana sono 560 calorie, più di un pasto dietetico intero.
Questo significa che smettendo di zuccherare il caffè potremmo “saltare” un pasto a settimana, o meglio liberarci del carico calorico sviluppato da un pasto e mezzo a settimana.
Il caffè amaro contiene infatti 0 calorie e, se non avesse controindicazioni importanti per la salute del cuore, potremmo berne letteralmente all’infinito senza ingrassare.
Se però il caffè amaro proprio non ci va a genio, non bisogna necessariamente sottoporsi a questa tortura.
Si potrebbe cominciare con il prendere il caffè solo leggermente zuccherato. Dolcificando il proprio caffè con metà bustina o metà cucchiaino di zucchero le calorie si ridurranno già in maniera drastica.
Per ridurre ulteriormente le calorie si potrebbe optare per lo zucchero di canna, che contiene 360 calorie ogni 100 grammi.
Bisogna però tener presente un problema a cui non sempre si pensa. Lo zucchero di canna impiega più tempo a sciogliersi, quindi spesso rimane sul fondo della tazzina e non riesce a dolcificare adeguatamente il caffè. La reazione che ci verrà più istintiva sarà quella di aggiungere altro zucchero per raggiungere il grado di dolcezza desiderato, con il rischio di assumere più calorie. Per il caffè espresso è molto meglio usare (poco) zucchero bianco.
Infine è il momento di sfatare un mito: il fruttosio non è meno calorico dello zucchero classico. Al contrario, sviluppa 400 calorie ogni 100 grammi con un pari potere dolcificante. Questo significa che zucchera uguale ma ci fa ingrassare di più!
Un’altra raccomandazione che fa bene alla linea sarebbe quella di bere il caffè zuccherato solo al mattino e lontano dai pasti.
Quando si prende il caffè alla fine di un pranzo, soprattutto se abbiamo appena mangiato la frutta, sarà fondamentale prenderlo amaro. Il caffè dolce, infatti, non farà che aumentare il picco glicemico post prandiale e farci sentire abbacchiati e senza forze anziché darci la sveglia!
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