La preparazione della polenta non richiede eccessiva maestria ma è necessario evitare alcuni errori per un risultato da sogno. Scopriamo insieme gli errori più comuni che dobbiamo evitare.
Ci sono degli errori comunissimi che dobbiamo evitare quando si tratta di preparare la polenta. Sembra una preparazione semplice ma in realtà, per ottenere la giusta consistenza c’è bisogno di alcuni suggerimenti.
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POLENTA PERFETTA: il trucco che tutte dovrebbero conoscere
Basta un piatto tondo, bello ampio, una giornata grigia e il profumo di una delle preparazioni più gustose della cucina italiana, la polenta! Che sia domenica o una sera qualunque della settimana, la polenta riscalda e il suo gusto cremoso e saporito regala una pietanza di tutto rispetto da farcire come preferiamo, al sugo o in bianco.
Soprattutto nelle fredde giornate invernali consolarci con un bel piatto ricco di polenta al pomodoro ha il suo perché, magari impreziosita con carne magra. Gialla, fumante, bellissima alla sola vista e ricca di sapore. Un piatto intramontabile che mantiene salde radici nella cultura culinaria. A patto che la polenta venga preparata e ultimata a regola d’arte bisogna prestare attenzione a non commettere gli errori più comuni che rovinerebbero il risultato finale.
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Possibile accompagnarla a deliziosi spezzatini, umidi, gorgonzola, ma anche semplice semplice in bianco con burro e formaggio. Questo inverno sapremo già come consolarci, polenta impeccabile senza commettere più i soliti errori! Vediamo quindi quali sono le mosse sbagliate e diffusissime che si commettono nei vari step di preparazione della polenta.
La polenta classica si ricava dalla farina di mais. Il mais può essere quello giallo o quello bianco. Inoltre può essere integrale e miscelato con grano saraceno. Per quanto riguarda poi la consistenza di deve far riferimento alla grana, quella grossa è la tradizionale bramata bergamasca, la fine bianca è invece peculiare del Triveneto.
- Occhio a quanta acqua versiamo: ricordate sempre, con la polenta classica bramata la quantità di acqua deve essere 4 volte il peso della farina. In questo modo otterrete una polenta bella soda, facile da tagliare, gustosa dal primo boccone.Attenzione alle polente rustiche: questo tipo di polenta vuole più acqua, assorbono maggiormente, fino a 5 o 6 volte il peso della farina. L’acqua deve essere portata a bollore e salata. Possibile aggiungere anche un filino d’olio, poi via via la polenta a pioggia.
- Non sbagliate pentola!: il miglior modo per cucinare la polenta è la casseruola antiaderente a fondo spesso. Il primato se lo aggiudica il paiolo di rame ma davvero esageratamente costoso. Ricordate, la polenta va mescolata di continuo.
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- Occhio ai tempi: i tempi di cottura della polenta si aggirano attorno ai 40/50 minuti. Per tenerla al caldo potete coprirla con un canovaccio a fagotto.
- Attenzione alla quantità: la polenta non è soltanto un accompagnamento, può anche fare da piatto unico e bilanciato, può essere arricchita da formaggio, carne, verdure di ogni tipo. Per questo motivo è sempre consigliato abbondare con le dosi, ricordando che il classico pacco di polenta comperata copre un massimo di 6 persone. Il giorno dopo, se avanza, potete riscaldarla, farla fritta, abbrustolita sulla piastra o sulla griglia o pasticciarla con l’avanzo dello spezzatino e fette di formaggio.