Spugne e strofinacci della cucina sono strumenti essenziali per la pulizia che spesso si trasformano in ricettacolo di germi e batteri: ecco come utilizzarli e igienizzarli per evitare infezioni.
Spugne, spugnette, straccetti, strofinacci e via dicendo sono strumenti fondamentali che ci permettono di pulire a fondo la nostra cucina. Per i piatti, ma anche per i ripiani, spugne e strofinacci sono validi aiutanti nelle pulizie ma spesso rischiano di trasformarsi in ricettacolo di germi e batteri.
Le spugne da cucina infatti, stando a quanto afferma l’Istituto zooprofilattico delle Venezie, possono contenere fino a un miliardo di batteri di diverse specie per centimetro cubo. E se nelle spugne troviamo così tanti batteri anche gli strofinacci non scherzano.
Scopriamo allora come utilizzare e igienizzare le spugne e gli strofinacci della cucina per evitare di contrarre infezione e permettere la proliferazione di germi e batteri.
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Le spugne da cucina e gli strofinacci con cui asciughiamo piatti, ripiani dei mobili e fornelli per quanto utili sono fonte di germi e batteri. Se pensiamo che nella spugnetta che usiamo tutti per lavare i piatti, quella classica gialla e verde, possono annidarsi fino a un miliardo di batteri per centimetro cubo non c’è che da rabbrividire.
E i rischi di contaminazione batterica quando si usano questi oggetti è dietro l’angolo. A dirlo anche l’Istituto zooprofilattico delle Venezie, secondo cui comportamenti scorretti come un loro utilizzo prolungato o lasciarle umide sul fondo del lavandino possono favorire la contaminazione crociata tra mani, cibo e ambiente. Una delle principali cause di infezioni alimentari.
I batteri amano stare in gruppo e nelle spugne tendono ad annidarsi tutti insieme e di diverse specie: dai microorganismi comuni agli enterobatteri. Le moraxelle che sono responsabili dei cattivi odori, ma anche listeria, salmonella, klebsiella e stafilococco aureo.
Ma a salire sul banco degli imputati, come detto, non sono solo le spugne. Infatti, anche gli strofinacci possono contenere elevate cariche batteriche. Quelli che si rilevano più spesso sono i coliformi e gli stafilococchi.
Come fare allora per ridurre i rischi di contrarre un’infezione? Scopriamo come utilizzare e igienizzare spugne e strofinacci della cucina.
1) Cambiare frequentemente spugne e strofinacci della cucina. Le spugnette si possono sostituire con quelle nuove, mentre gli strofinacci vanno lavati in lavatrice ad almeno 60°C per uccidere germi e batteri.
2) Finito di utilizzare le spugnette vanno rilavate, risciacquate con cura e strizzate.
3) Non lasciare le spugne bagnate sul fondo del lavandino. Questo non farà altro che far proliferare germi e batteri.
4) Dopo aver usato gli strofinacci e le spugne vanno riposte in un luogo asciutto e pulito. Evitiamo di lasciarle in giro e soprattutto in ambienti bagnati o umidi.
5) Disinfettare le spugne periodicamente. Un buon metodo è lasciarle in acqua bollente per circa 5 minuti, meglio ancora se aggiungiamo anche dell’aceto che disinfetta e pulisce in modo naturale.
6) Non usare le spugne e gli strofinacci della cucina al di fuori del loro ambito, ad esempio per pulire un mobile di casa o altri oggetti.
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