Gli errori da non commettere con il soffritto: dal renderlo indigesto al taglio delle verdure

Il soffritto è una delle preparazioni di base in cucina ma spesso commettiamo banali errori: ecco quelli più comuni, dal renderlo indigesto al taglio delle verdure. 

Tra le preparazioni di base della cucina italiana troviamo sicuramente il soffritto, un trito di verdure che serve a dare sapore a tantissimi piatti. Pensiamo ai sughi come il ragù e comunque a lunga cottura, ma anche a risotti, minestre e tanto altro.

C’è anche chi non lo prende in considerazione, ritenendolo ormai superato, ma nella cucina delle nostre nonne il soffritto è sempre stato uno dei cavalli di battaglia per la buona riuscita di un piatto. E come dar loro torto?

Esistono però alcune piccoli accorgimenti per evitare di incappare in banali errori di preparazione del soffritto. Scopriamo quali sono i più comuni.

Ecco gli errori più comuni da non commettere con il soffritto

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1) Friggere e non soffriggere. La prima regola che si deve conoscere prima di apprestarsi a preparare un soffritto è sapere che non si tratta di un cibo fritto ma la temperatura deve rimane al di sotto del punto di frittura dell’olio. Anche perché le verdure in tal caso rischiano di bruciarsi rendendo immangiabile il nostro piatto, oltre che poco salutare e non digeribile. 

2) Non tenere il fuoco basso. Il secondo punto si ricollega al primo. Per non friggere dovremo tenere il fuoco basso e non esagerare con la fiamma. Se sentiamo troppo sfrigolio dovremo subito abbassare la potenza del calore. 

3) Non sfumare con vino, brodo o acqua. Altra regola che possiamo ricollegare alle prime due è fare un soffritto ma cuocerlo senza sfumarlo con brodo, vino o acqua. In questo modo le nostre verdure si stuferanno senza friggersi. 

4) Comprarlo surgelato. Consistenza e sapore non sono di sicuro la stessa cosa rispetto alle verdure fresche. Anche perché quelle surgelate tendono ad ammollarsi diventando acquose. 

5) Sbagliare a congelarlo in casa. Se vogliamo preparare più soffritto da tenere pronto all’occorrenza possiamo procedere tagliando le verdure e dadini tutti della stessa dimensione. Quindi dovremo asciugare bene le nostre verdure per non incappare nell’effetto acquoso e molliccio. Una volta che abbiamo eseguito queste operazioni dobbiamo congelare i dadini stesi nel vassoio e poi riunire il soffritto su barattolini o bustine adatte al congelamento. In questo modo i pezzi non si incolleranno fra di loro formando quei blocchi giganti impossibili da utilizzare. Potremo così prendere solo la quantità che ci interessa. 

6) Tagliare a casaccio. Il soffritto per essere fatto a regola d’arte deve essere tagliato a dadini di una dimensione che non sia né troppo grossa, né troppo piccola. Sminuzzarlo con un mixer potrebbe non essere la soluzione giusta perché si rischia subito l’effetto poltiglia. Dall’altro lato se prepariamo un risotto e i pezzi di carote e cipolle superano i chicchi non va bene. Come regolarsi allora? Molto dipende anche dalla ricetta che andremo a preparare. In uno stufato di carne ad esempio i pezzi delle verdure possono anche essere leggermente più grandi. Se vogliamo un modello standard però dovremo cercare di restare sui 2 millimetri. Inoltre i pezzi di carote, sedano e cipolle dovranno essere tutti uguali. 

7) Esagerare con olio e grassi. Se mettiamo troppo unto rischieremo subito di rendere il soffritto indigesto e poco adatto alla riuscita perfetta della ricetta. 

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8) Scaldare prima l’olio e poi aggiungere le verdure. Affinché il soffritto riesca alla perfezione dovremo mettere le verdure nella pentola dell’olio ancora freddo e girarle bene quindi, una volta amalgamate, accendiamo il fuoco. 

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