Alzi la mano chi non butta l’acqua di cottura della pasta nel lavandino. Scopri perché non devi farlo e quali sono tutti i suoi usi alternativi.
Quanti di noi cuociono la pasta e poi automaticamente buttano l’acqua di cottura nel lavandino? Se facessimo un piccolo sondaggio scopriremmo che è un abitudine comune a molti, se non a tutti. Questo perché in tanti ignoriamo le proprietà dell’acqua di cottura della pasta e i suoi usi alternativi.
La pasta è un alimento base nella cucina italiana. Ormai consumata anche in tutto il resto del mondo, per la sua bontà e per i benefici che offre all’organismo, è considerata un alimento importante nella dieta di ciascuno di noi.
E se gli italiani sono i maggiori consumatori di pasta del pianeta, subito dopo troviamo i tunisini, seguiti a ruota dai venezuelani. Inoltre, il consumo di spaghetti e penne nel mondo si attesta sui quasi 15 milioni di tonnellate. Però solo un piatto di pasta su quattro è fatto con materie prime made in Italy. Sempre secondo i dati dell’ Ipo (International Pasta Organisation) in Italia il consumo pro capite è di 23,5 chili, segue la Tunisia con 17 chili, Venezuela con 12 chili, Grecia con 11 chili, Cile con 9,4 chili, Stati Uniti con 8,8 chili, Argentina e Turchia con 8,7 chili.
Appurato che la pasta è un alimento base della nostra cucina e che apporta numerosi benefici al nostro organismo. Scopriamo perché non dobbiamo buttare l’acqua di cottura nel lavandino e come utilizzarla in cucina e non solo.
1) Essendo ricca di amido l’acqua dove abbiamo cotto i nostri spaghetti o le nostre penne potrà tornarci utile per mantecare la pasta. Sarà infatti proprio questo ‘ingrediente segreto’ a donare al piatto quella cremosità deliziosa di cui molti chef vanno fieri.
2) Volendo potremo adoperarla per realizzare pane, pizze e altri prodotti da forno. Questo perché l’amido conferisce all’impasto forza.
3) Per fare il brodo. Aggiungendo poi carni o verdure potremo utilizzarla al posto dell’acqua semplice. Ideale anche come base per ministre o zuppe.
4) Per mettere i legumi, come fagioli, ceci e piselli in ammollo. In questo modo si ridurrà il tempo di cottura di quest’ultimi.
5) Per cuocere a vapore. Anziché usare l’acqua del rubinetto potremo riciclare quella di cottura della pasta.
5) Non solo per cucinare, l’acqua di cottura della pasta è utile anche come sgrassatore di pentole e padelle. L’amido infatti aiuterà a eliminare il grasso da queste ultime. Basterà metterla insieme a un po’ di sapone in una bacinella e procedere al lavaggio delle stoviglie sporche.
6) Per la cura del corpo. Ad esempio è ideale da mettere sui capelli come impacco e mantenerla in posa per almeno 15-20 minuti. L’effetto saranno capelli più morbidi e setosi. Ancora meglio se aggiungiamo un po’ di olio d’oliva e del miele.
7) Per un pediluvio rinfrescante. Potrete aggiungere anche qualche goccia di olio essenziale che conferirà al trattamento un nota profumata.
8) In giardino come diserbante naturale. Ovviamente l’acqua di cottura dovrà essere salata. In questo modo potrete utilizzarla per togliere le erbacce.
9) Se invece non l’abbiamo salata potremo usarla per annaffiare le piante. L’amido le renderà più rigogliose. Fondamentale però è che non ci sia la presenza del sale, altrimenti sortiremo l’effetto contrario.
10) Infine, potremo usarla per fare la pasta di sale per fare i lavoretti con i bambini.
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