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I pancake sono secchi, si bruciano o sembrano una frittata? Ecco gli errori da evitare

Chi non ama i pancake? Eppure, per quanto semplice sia la ricetta, a volte realizzarli è davvero difficile. Scopriamo insieme gli errori più comuni per preparare dei pancake buoni come al bar.

Immancabili in ogni “American Breakfast”, i pancake sono il sogno di ogni amante della prima colazione. Queste “frittelle” di pastella, morbide, golose, fragranti e belle da vedere, si prestano infatti a diversi utilizzi. Senza contare che disposti a torre e ricoperti di sciroppo d’acero o miele e con la classica noce di burro, sono semplicemente deliziosi.

Se, però, mangiati nei locali sono buonissimi, una volta a casa non sempre riescono come si vorrebbe. E ciò può dipendere da diversi errori. Scopriamo quindi quelli da non commettere per la buona riuscita di un pancake perfetto.

Gli errori da non fare mai quando si prepara un pancake

fonte foto: Adobe Stock

Prima di tutto, cerchiamo di conoscere meglio questi dolci tipici della colazione americana e ormai anche nostra, il termine “pancake” deriva da due parole inglesi:

    • Pan, che significa “padella
    • Cake, che significa “torta” o anche “dolce” (inteso come preparazione dolce)

Ecco quindi che è comprensibile capire che per preparare un pancake serve una qualsivoglia pastella, (in genere fatta con burro, uova, latte, zucchero e lievito) e una padella.
Molto usato nelle colazioni americane, oggi il pancake è stato sdoganato in tutto il pianeta con svariati nomi:

    • Hotcake, Giapponese
    • Pannekoek, Olanda
    • Pancake, USA
    • Kaiserschmarrn, Germania

Tuttavia le origini del pancake si perdono nei meandri della storia. Pare infatti che sin dall’antica Grecia si usasse fare questi dolci “istantanei” che passando dai Romani si sono diffusi in tutta Europa, arrivando poi nel nuovo mondo dove trovarono una “dimora” fissa.

Ma torniamo alla loro preparazione e cerchiamo di capire insieme quali sono gli errori più comuni per cui i pancake vengono male.
Il pancake non deve avere molto zucchero, in quanto è una preparazione da colazione, ma non è detto che si mangi solo nelle sue declinazioni dolci. Anche con elementi salati, infatti, i pancake hanno il loro perché.
Vediamo insieme quali sono gli errori da NON fare nella preparazione dei pancake:

  • La pastella sbagliata. In commercio vi sono svariati tipi di “pancake mix”, magici sacchetti nei quali pare vi sia il segreto di un perfetto pancake. Anche no! Per lo più sono miscele di farina, lievito e addensanti vari che non fanno poi sempre così bene alla salute, sia la nostra che quella dei nostri bimbi.
  • La padella non idonea. La padella per i pancake, non servirebbe dirlo ma lo facciamo lo stesso, deve essere antiaderente, non consumata perché altrimenti rischierebbero di attaccare sul fondo o bruciarsi.
    Ovviamente contenendo già di per se una dose di grasso, i pancake non hanno bisogno che si unga troppo il fondo, basta un tovagliolo di carta leggermente imbevuto di olio passato leggermente. Troppo grasso brucerebbe tra una cottura e l’altra.
  • La potenza di fiamma. Il fuoco è un elemento importante. A casa i pancake tendo a bruciare perché le padelle rilasciano troppo velocemente il calore assorbito dal fuoco, che è difficile da modulare. Chi ha il fornello ad induzione farà meno fatica, basterà fare qualche prova per trovare la giusta gradazione. Chi ha la fiamma viva ha due soluzioni:
    comprare uno spargifiamma, che aiuta la padella a mantenere una temperatura costante di calore
    utilizzare una tecnica per cuocere i pancake.
    Per questa tecnica è necessario scaldare la padella a fuoco basso per qualche minuto, toglierla da fuoco e versargli un po’ di pastella, attendere qualche istante e rimetterla sul fuoco. Appena il pancake comincia a rassodarsi facendo qualche bollicina sulla superficie lo si gira e si termina la cottura per un altro minuto o due.
  • Il modo di impiattarli. Le torri di pancake sono un must! Tuttavia una volta che i nostri pancake perfetti saranno pronti, nel frattempo che finiamo di cuocerli, non è consigliato impilarli tutti subito, oppure quelli sotto collasseranno sotto il peso ed il calore di quelli sovrastanti. È conveniente, quindi, adagiarli su un canovaccio pulito e coprirli con un panno in attesa di essere impilati. È possibile anche mettere il panno su una teglia da forno e metterli nel forno caldo a 30/40° in modo da mantenerli caldi e fragranti sino alla fine delle operazioni di cottura.
  • I topping sbagliati. Un errore molto comune è quello di soprassedere nell’utilizzo di burro o sciroppo d’acero in fare di condimento, ossia appena prima di cominciare a divorarli. Se si fa una cosa la si fa bene, il pancake necessita di un morbido accompagnamento per rivelare tutta la sua bontà.
  • L’impasto perfetto. Partendo dal presupposto che non è necessario adoperarsi poi così tanto. La pastella non deve essere né troppo liquida, né troppo densa. Ecco delle dosi di base per una pastella media che potrete modificare a vostro piacimento:

180 g di farina bianca

10 g di zucchero

13 g di lievito in polvere per dolci

300 ml di latte

un pizzico di sale

40 g di burro

1 uovo

Attendete qualche minuto da che la preparate a che la utilizzate, magari coprendola con pellicola trasparente e riponendola in frigo. Questo serve per dare modo agli elementi di amalgamarsi. Una volta pronti frustare per rimescolare bene il tutto e cominciate.

Fonte foto: Adobe Stock

Infine è bene ricordare che è sbagliato considerare i pancake alla stregua di un dolce.
Il pancake, infatti, non è solo un elemento dolce da servire con creme, sciroppi e burro. Dato il suo esiguo apporto di zucchero è ideale per accostarsi anche ad una colazione salata. Bacon, uova, pomodori grigliati e formaggi, ad esempio, sono partner ideali per una colazione che darà gusto ed energia.
E, come se non bastasse, si tratta di un pasto a prova di bambini. Un esempio è la ricetta dei pancake al profumo di limone, adatti anche ai più piccini.

Quindi, che vi piacciano dolci o salati, uno solo o una torre, i pancake ora che non hanno più segreti saranno di sicuro i vostri compagni di colazione e, perché no, anche di merenda.

Danila Franzone

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