Hai ordinato a casa una pizza ma ora non sai dove va gettato il cartone. Scopri dove va differenziato e perché tutti sbagliano.
Ordinare le pizze a casa è una valida alternativa quando non si ha tempo o voglia di cucinare. Vuoi mettere la comodità di non dover sporcare la cucina, non dover riordinare stoviglie e tegami, non considerando il fatto di non mettersi ai fornelli?
A tutte le mamme sarà capitato ogni tanto di prendere le pizze da asporto. Una domanda che però molti si pongono è: dove va gettato il cartone della pizza una volta che si è consumata?
Si tratta di un quesito all’apparenza banale ma che invece in molti sbagliano, perché ancora in Italia, secondo gli ultimi dati pubblicati, si fa male la raccolta differenziata. Scopriamo di più.
L’Italia è ancora ben lontana dagli obiettivi della raccolta differenziata. Gestire i rifiuti è un tema assai complesso e che richiede uno sforzo da parte dei cittadini nel riuscire a effettuare una corretta differenziazione nello smaltire i rifiuti. Si tratta di un valido strumento per ridurre l’inquinamento e gli sprechi, riciclando i materiali, che però in tante zone d’Italia viene usato meno di quello che è previsto secondo la legge.
A tal proposito la legislazione è intervenuta sia a livello europeo che nazionale per stabilire degli obiettivi nella gestione dei rifiuti. Si legge sul rapporto Openpolis che: “da un lato l’Unione Europea, con la direttiva 2018/851/UE chiede agli stati membri di attivare il servizio di raccolta differenziata e fissa alcuni obiettivi sul riutilizzo e il riciclo. Dall’altro l’Italia, con il decreto legislativo 152/2006 e la legge 296/2006 aveva stabilito un target specifico sulla raccolta dei rifiuti”.
E se l’obiettivo che l’Italia doveva raggiungere entro il 31 dicembre 2012 era fissato al 65% di raccolta indifferenziata, secondo i dati relativi al 2018 i rifiuti urbani differenziati costituiscono il 58% del totale. L’obiettivo che andava raggiunto 6 anni fa è ancora lontano e manca di 7 punti.
(Fonte: Openpolis)
E ogni Regione è un discorso a parte. Infatti emergono ampie differenze tra di esse. Al nord i risultati sono superiore alla media del 58% e in alcuni casi addirittura sopra al 65%, che era l’obiettivo. Mentre al sud si registrano quote più basse. Tra le eccezioni spicca la Sardegna, sesta in classifica a quota 67% e la Liguria 14esima con il 49,7%. A raggiungere l’obiettivo sono state solo 7 Regioni italiane.
Non solo analizzando più nello specifico le province e i comuni si noterà come la metà della prime non raggiunge il 65% di raccolta differenziata.
Inoltre, nei comuni l’impegno della raccolta differenziata dipende anche dalle amministrazioni che possono essere più o meno sensibili al tema e che organizzando campagne informative possono offrire ai cittadini un aiuto in più per differenziare al meglio i rifiuti.
Non solo il discorso poi cambia anche in base al tipo di materiale da differenziare. Secondo i dati Istat 2018 la plastica è stata riciclata in maniera corretta dall’87,1% delle famiglie, il vetro dall’85,9%, la carta dall’86,6%.
(Fonte: Openpolis)
Tornando allora al nostro cartone della pizza dove va gettato? Indifferenziata, carta o organico? Se chiedessimo per strada ai cittadini dove va smaltito il cartone sporco della pizza molti risponderebbero nell’indifferenziata. Risposta sbagliata. Infatti, anche se il cartone che ha contenuto la pizza è unto e sporco è un materiale perfettamente riciclabile che va smaltito nell’organico, preferibilmente dopo averlo spezzato per favorire il processo di compostaggio.
Se altrimenti il cartone della pizza è pulito e senza residui di cibo o macchie di unto dobbiamo gettarlo insieme alla carta come un normale cartone o scatola d’imballaggio.
Inoltre, da tenere a mente di ridurre sempre il volume delle scatole, prima di gettarle.
Dunque, il cartone della pizza non va mai gettato nell’indifferenziata perché se lo conferiamo correttamente sarà opportunamente riciclato e avrà una seconda vita, anziché finire in un inceneritore inquinando così l’ambiente.
In ogni caso qualora i cittadini abbiano dei dubbi su dove gettare un rifiuto piuttosto che un altro potranno contattare l’ufficio deputato alla raccolta differenziata del proprio Comune di residenza così da non commettere errori.
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