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Trucchi salva mamma

Omogeneizzati di verdura: i trucchi per prepararli al meglio

Scopriamo insieme come preparare degli omogenizzati di verdura che siano sani ed appetibili per i più piccoli.

Arrivati ai 6 mesi, i bambini sono in età da svezzamento. Il latte materno comincia ad essere sostituito, almeno per uno dei pasti (di solito il pranzo) da alimenti diversi, più densi, con una differente digeribilità. L’apparato digerente sta evolvendo per affrontare i cibi solidi, ma è ancora presto, bisogna aspettare che spuntino i primi dentini, cosa che in genere avviene  tra i 4 e i 7 mesi. Questo è il momento per introdurre il bimbo al rito familiare del pasto “tutti insieme”.

Omegenizzati di verdura: la scoperta di un mondo nuovo

Quello dell’introduzione dei primi pasti è un momento di scoperta, studio ed interiorizzazione di abitudini e norme, sia dietetiche che di comportamento. Ecco che una volta al giorno nostro figlio starò a tavola con noi, comodo, sistemato sul suo seggiolone, in un ambiente dove tutti mangiano allo stesso tavolo. Un ambiente dove lui o lei conosceranno le loro prime pappe solide, familiarizzeranno con ciotola, cucchiaino e bavaglino, tutte cose nuove.

Fonte: Adobe Stock

E’ una fase di pazienza da parte del genitore che dovrà attendere che il bimbo tocchi tutto, scopra tutto e si prenda il tempo di apprezzare ciò che ha davanti. A detta di molti pediatri, non fa nulla se le prime volte non mangerà o avrà difficoltà a farsi piacere questa o quella pietanza, ci vuole solo pazienza e spirito. I bimbi piccoli sono molto empatici e distinguono un ambiente sereno da uno teso o nervoso. Un ambiente  tranquillo e sereno farà si che il bimbo associ il momento del pasto alla serenità piuttosto che al nervosismo ed alla tensione.

E’ il momento di mettersi in gioco. Tra le varie opzioni che abbiamo da proporre in questo periodo della loro vita, ci sono gli omogeneizzati. Tra questi quelli di verdure sono in genere i primi che vengono affrontati dai nostri bambini. Farli da noi a casa è sempre consigliabile. Ecco quindi. alcune informazioni utili che possono aiutarci produrre in sicurezza, in modo facile e veloce degli omogeneizzati di verdure sani e gustosi.

Consigli per offrire il meglio ai più piccolo

Preparare in casa gli omogeneizzati è un impegno che ci prendiamo coi nostri bambini, essi infatti si affidano a noi per crescere sani e forti e noi dobbiamo dedicarvi tutta la cura possibile, utilizzando delle accortezze necessarie affinché le pappe che prepariamo loro siano più genuine e salubri possibile.

Alcuni buoni consigli da seguire sempre sono: utilizzare alimenti di stagione, usare prodotti biologici non trattati per evitare problemi, usare sempre alimenti di prima qualità ed al loro apice di freschezza, ma soprattutto usare amore e cura nella preparazione.
Le proprietà degli alimenti sono importanti da preservare in modo che le verdure che mangia il bambino lo possano non solo sfamare, ma anche nutrire e creargli benessere fisico. Per questo motivo la cottura al vapore è un ottimo sistema, da un lato mantiene intatti i cibi e dall’altro riduce i tempi d cottura. In assenza di vaporiera, o di un cestello per la cottura a vapore, si può utilizzare la bollitura o la cottura al forno dentro un involucro di carta forno che preservi l’integrità degli alimenti.

É preferibile sempre mettere a cuocere le verdure in pezzi relativamente piccoli, per accorciare i tempi di cottura, meno un alimento cuoce, più conserverà le proprietà di cui è ricco. Per omogeneizzare la verdura occorrerà un frullatore, meglio uno classico, ma in casi estremi uno ad immersione andrà bene uguale. Oggi ci sono omogeneizzatori di ultima generazione, ma anche uno normale andrà bene.

Tutti i passaggi da seguire per un buon omogeneizzato

Fonte:Adobe Stock

È importante seguire alcuni passi nel trattamento delle verdure, per avere un buon risultato, si può procedere dunque in questo modo:

  • Selezione: scegliere le verdure da omogeneizzare in base alle scelte disponibili secondo l’età del bambino, avendo cura di scegliere i pezzi migliori, poco fibrosi e più lussureggianti.
  • Mondatura: lavare bene le verdure eliminando le parti inutili o danneggiate, i semi e le parti fibrose, è importante che nell’omogenizzato vadano solo le parti migliori degli ortaggi.
  • Taglio:come già detto è bene tagliare a pezzi le verdure in modo che abbiano tutti la medesima dimensione, pezzetti di 3 – 4 cm per lato consentono, ad esempio, una cottura più rapida e se sono tutti uguali, anche uniforme della verdura.
  • Cottura: a vapore: nel caso si utilizzi un cestello di bamboo invece che uno di vetro, è importante mettere un foglio di carta forno bucherellato come base, sia per evitare catute dei pezzi piccoli nell’acqua sottostante, sia per evitare che le verdure possano assimilare l’aroma del legno. È possibile aromatizzare l’acqua con foglie di basilico, limone o salvia per dare più gusto alle verdure. I tempi di cottura variano dai 10 ai 15 minuti a seconda del tipo di verdura; al forno: mettere le verdure al centro di un foglio di carta forno, aggiungere qualche aroma, chiudere bene a “cartoccio” ed infornare a 180° per 10, 15 minuti.
  • Omogeneizzazione: si frullano le verdure aggiungendo un po di brodo vegetale, o acqua o liquido di cottura. Una volta cotte le verdure ci sono due strade:

1- frullarle quando sono ancora calde quindi metterle in vasetti (ovviamente opportunamente lavati e sterilizzati) col tappo a vite o ermetici e farli raffreddare a testa in giù. Il calore dovrebbe aiutare la chiusura ermetica.

2 – shockare le verdure mettendole in acqua e ghiaccio subito dopo la cottura. In questo modo si fissano i pigmenti e le proprietà all’interno delle verdure stesse, che risulteranno più brillanti e conserveranno meglio i loro nutrienti. Poi una volta frullate si potranno porzionare e mettere in sacchetti ermetici, o in vaschette (o anche nel contenitore per cubetti di ghiaccio) e congelarle.

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Un consiglio utile

Frullando le verdure l’omogeneizzato incorporerà aria. Conviene quindi farne uscire un po’ prima di conservarlo, sbattendo con attenzione il contenitore su un piano per 5 o 6 volte. Questa operazione in genere viene usata in pasticceria per far assestare gli impasti evitando che si formino bolle in cottura. Il resto dell’aria lo perderà naturalmente poi.

È un passaggio importante perché l’aria può causare gas nel pancino, cosa di cui i bimbi in svezzamento non hanno assolutamente bisogno. Gli omogeneizzati fatti in casa sono una buona variante alle prime pappe calde, visto che si possono anche offrire freddi.

Danila Franzone

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