Con il nuovo decreto vediamo cosa cambia per i bambini, dall’uso delle mascherine, alle gite scolastiche, ecco tutte le ultime novità che ci saranno almeno fino al mese di novembre.
È stato firmato ed è in vigore, almeno per un mese. Quali sono tutte le restrizioni che riguardano i bambini per contenere al meglio la diffusione dei contagi da Coronavirus? Indaghiamo quali sono tutte le novità che interessano soprattutto le famiglie e i loro ragazzi.
Nuovo DPCM: cosa cambierà per i bimbi?
La mascherina è inoltre raccomandata soprattutto nel caso in cui fossero presenti persone accanto a noi, in casa, non conviventi. L’uso della mascherina non riguarderà comunque i bambini con meno di sei anni, chi pratica attività sportiva, come ad esempio la corsa, ed infine chi ha delle patologie che risultano essere incompatibili con l’utilizzo di essa.
è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande
Fonte: (www.prefettura.it)
Se c’è balenato per la testa di invitare un compagno di scuola a casa nel pomeriggio, sicuramente è meglio rimandare. Le feste sono limitate, le ricorrenze consentite ma con un massimo di 30 persone per riuscire al meglio a rispettare tutti i protocolli di prevenzione e sicurezza. Le feste nelle case private sono possibili ma con un massimo di sei persone non conviventi.
Se ci troviamo, in questi mesi nel bel mezzo di compleanni dei più piccoli e meglio non organizzare una grande festa in una ludoteca, in un luogo di attività fuori da casa, ma nemmeno di coinvolgere come partecipanti i compagni della classe. In questo ultimo decreto non è stata assolutamente menzionata la didattica a distanza obbligatoria in vigore invece, se necessaria, per le scuole superiori. Quindi i bambini continueranno a fare lezioni in presenza rispettando i protocolli in merito alla mascherina e al distanziamento.
Scuola e attività
Per tutte le classi che hanno subito l’isolamento sarà avviata tempestivamente la dad complementare, in altri casi la scuola si potrebbe organizzare in turni a rotazione e didattica in presenza alternate.
Sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonché le attività di tirocinio
Fonte: (www.flcgil.it)
L’entusiasmo dei bimbi ai tempi del Coronavirus
Anche l’allegria dei bambini nel tornare a scuola ha subito dei cambiamenti. La frenesia nel volersi preparare per ricominciare, la voglia di condividere con i compagni di classe, il desiderio di riprendere le proprie abitudini dopo l’estate trascorsa. Quest’anno è andata diversamente.
Gli ultimi mesi hanno segnato i bambini riguardo l’assetto scolastico così diversamente strutturato e, incerti di quello che li avrebbe accolti sono tornati a scuola. Una scuola fatta di restrizioni per la prevenzione, per contenere il più possibile i virus e che li ha trovati spesso in panne di fronte ad un modo di stare in classe, di condividere, del tutto stravolto.
Ora in classe sono distanziati, indossano le mascherine, non possono avere quei contatti con i compagni e le maestre, la loro abitudine più salda. Una cosa è sicura, la scuola non è più il luogo coinvolgente e partecipativo di prima anche se, tutto il corpo docente cerca di fare il suo meglio. La possibilità di fare una visita guidata all’aperto o in un museo è momentaneamente sospesa. Le attività extrascolastiche si fermano.
Le sensazioni dei bambini
Impossibile non pensare a momenti, anni, che nessuno gli restituirà. Sono i dirigenti a dover prendere in mano la situazione in questo caso: le gite fuori la scuola sono vietate, ma è possibile sfruttare al meglio gli spazi all’aperto quali cortili, terrazzi, per consentire ai bambini di uscire dalla classe, divertirsi mediante giochi che prevedono comunque distanze e fare laboratori e attività costruttivi, coinvolgenti, misti.
Il pensiero vola anche verso i ragazzi più grandi, privati dei loro formativi viaggi di studio, gemellaggi e attività didattiche fuori città. Tale critica circostanza limita sbocchi futuri, alimenta incertezze sulla formazione dei nostri ragazzi. Basta scorgere una generazione di liceali disorientati che provano comunque a cimentarsi nella didattica a distanza, posizionati dietro lo schermo di un tablet o pc.
Pensare positivo
Gli scambi culturali scarseggiano o cessano addirittura di esistere, tutto ciò che ha sempre incrementando la formazione di piccoli e ragazzi ora è fortemente compromessa ma, confidando con positività nella fine di questo periodo così complicato e nella ripresa di tutte quelle consuetudini delle quali ora più che mai sentiamo la mancanza.