Un nuovo studio scientifico indaga sulla relazione che esisterebbe tra gruppo sanguigno e Covid-19. Chi correrebbe più o meno rischi?
È possibile infatti affermare che esiste una correlazione tra gruppo sanguigno e Covid, nello specifico tutte le persone appartenenti a quel gruppo sanguigno, avrebbero meno probabilità di contrarre il virus e di ammalarsi.
La ricerca scientifica sarebbe stata portata avanti da dei ricercatori italiani. Da essa, è emerso che un gruppo sanguigno, il gruppo zero, sia meno esposto al contagio da coronavirus. Gli scienziati hanno tenuto sotto osservazione 1980 pazienti positivi al coronavirus, per di più concentrati Spagna e in Italia in tutte le zone maggiormente colpite dalla pandemia.
Hanno analizzato successivamente i loro gruppi sanguigni, focalizzandosi sull’identificazione di un possibile legame tra il fattore genetico che appunto il gruppo sanguigno e l’infezione e quindi il virus appunto dall’analisi è emerso che tutte le infezioni più gravi sono state riportate dai pazienti di un gruppo sanguigno diverso dallo 0. Dunque si è riscontrato che i pazienti a maggior rischio di contagio sono quelli che appartengono al gruppo sanguigno A. Mentre per tutti gli altri, facenti parte del gruppo sanguigno 0, la percentuale di infezioni è decisamente più bassa.
Sembrerebbe che le persone appartenenti al gruppo sanguigno 0, abbiano inoltre, non solo la probabilità più bassa di ammalarsi ma, accertata la loro positività, pare possano rischiare di incombere in molte meno complicazioni. Questo legame che intercorre tra virus e gruppo sanguigno sancisce un’importante questione scientifica. Tale scoperta potrebbe rappresentare un punto di svolta per capirne di più e riuscire a combattere il virus.
La ricerca, è stata condotta nello specifico dai ricercatori dell‘Asst di Mantova e del Policlinico San Matteo di Pavia e pubblicata in seguito sulla rivista internazionale ‘Vox Sanguinis’ , nella quale si rende nota in maniera esaustiva la causa per la quale il gruppo sanguigno 0 rischierebbe meno. A spiegarlo, il direttore dell’Immunologia e Medicina trasfusionale dell’ospedale Carlo Poma di Mantova, Massimo Franchini a Adn Kronos:
Questo significativo riscontro è probabilmente spiegabile con la presenza negli individui di gruppo 0 di anticorpi naturali anti-A diretti anche contro il virus Sars-CoV-2, che impediscono a quest’ultimo di infettare le cellule dell’ospite
Fonte: (quifinanza.it; www.adnkronos.com)
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