Come far mangiare un bambino capriccioso? Cinque trucchi che salveranno la vita alle mamme più disperate a causa di figli schizzinosi.
Pastine lanciate ovunque, pappe sputate qua e là, tanti pianti e disperazione.
L’ora dei pasti si rivela per molti genitori (ma di conseguenza anche per i loro bambini) un vero e proprio incubo: un momento stressante fatto di rifiuti e vere e proprio ribellioni.
La disperazione rischia di prendere il sopravvento ma proprio non possiamo permettercelo. Occorre allora trovare una strategia vincente per far mangiare anche il bambino più capriccioso.
Oggi noi vi sveliamo come avere successo in questa missione grazie a cinque semplici mosse vincenti.
Come fai mangiare il bambino schizzinoso?
La prima regola d’oro per vivere nel miglior modo possibile il momento della pappa è adottare la giusta prospettiva.
Noi adulti spesso caliamo nei bambini le necessità e abitudini alimentari di noi grandi ma le cose, diciamola tutta, non stanno proprio così.
“Mio figlio non mangia abbastanza” si sente spesso dire ma ne siamo così sicure? Il rischio è di paragonare le porzioni dei più piccoli alle nostre e, naturalmente, quanto consumato può sembrarci di conseguenza insufficiente.
I bambini hanno però le loro necessità specifiche che, proprio come quelle di qualsiasi essere umano, vanno rispettate. Per loro un piatto di pasta non supera i 40g mentre tre o quattro polpette, di piccole dimensioni, potrebbero esser più che sufficienti.
Inoltre stanno sviluppando solo ora un loro gusto personale e sarebbe dunque giusto conceder loro modo e tempo per farlo.
Insomma se è vero che occorre dare loro delle regole è altrettanto vero che bisognerebbe farlo tenendo da conto esigenze specifiche e sacrosante.
I 5 trucchi per sconfiggere i capricci dei bimbi a tavola
Mai forzare a terminare tutto quel che c’è nel piatto – E’ il primissimo passo per spingere il nostro piccolo a un vero e proprio rifiuto per il cibo o, quantomeno, per gran parte di esso. Per evitare allora di insinuare un vero e proprio senso di disagio, lasciamo che il bambino mangi ciò che vuole stando pur certe che, con il tempo, le porzioni aumenteranno in modo naturale. Meglio dare porzioni piccole al bimbo, in modo che possa sperimentare il piacere di finire la porzione e chiederne ancora, piuttosto che servire una piatto colmo di cibo che può spaventarlo alla vista e scoraggiarlo nel non poterlo finire.
Televisione spenta durante i pasti – La cena e il pranzo sono momenti di condivisione, nati per stare insieme in famiglia e non per seguire cartoni animati e telegiornali. Gli adulti dovranno dunque dare il buon esempio e far capire che le distrazioni durante i pasti non sono ben accette. Del resto uno studio dimostra come abituare i bambini a mangiare davanti la tv favorisca un comportamento selettivo e neofobico (l’avversione verso cibi nuovi) verso il cibo.
Mangiare come mamma e papà – Riuscireste a mangiare petto di pollo scondito se il vostro vicino di sedia si divora una bella parmigiana? Datevi una risposta e pensate che per vostro figlio vale lo stesso. Gli adulti sono un esempio per i bambini anche quando si parla di alimentazione. A tavola sarà dunque bene proporre piatti sani, equilibrati e gustosi che vadano bene per mamma, papà e figlio (ovviamente finito il periodo dello svezzamento).
Stesso alimento ricetta diversa – Tuo figlio non ha apprezzato il broccolo lesso? Prova a farlo al forno o al vapore o, ancora, inserendolo in ricette più articolare. In poche parole, non demordere! Il consumo ripetuto, almeno così sostengono gli esperti, educa il gusto del bambino verso l’alimento stesso. Alla fine la curiosità avrà la meglio sul sospetto e col tempo il piccolo si abituerà al sapore, trovandolo magari alla fine persino gradevole.
Bambini più coinvolti – Come per ogni aspetto della vita, anche cibo e cucina sono delle novità da esplorare e scoprire per i più piccoli. Affinché acquisiscano sempre maggior familiarità sarà importante coinvolgerli, dalla spesa alla preparazione dei pasti. Trasformare la cucina e i pasti in un momento di gioco può esser ad esempio un’ottima via.
Si tratta come avete visto di piccoli accorgimenti, gesti mirati per trasformare la cucina e il momento dei pasti in un “territorio” amico per il piccolo e non in un’occasione di stress e disagio. Anche il video qua sotto potrà darci qualche consiglio in tal senso.
Rimbocchiamoci le maniche allora e affrontiamo con rinnovato entusiasmo il temuto momento della pappa.
Fonte: nostrofiglio.it